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Allarme disoccupazione: nel mondo 202 milioni di persone non hanno lavoro

Guy Ryder, Direttore Generale dell’Ilo

Disoccupazione – Sono queste le stime secondo cui questo 2013 si concluderà con la cifra di 202 milioni di persone senza un lavoro stabile, di cui ben 73 milioni sarebbero giovani. Questi numeri confermano il livello di gravità e di profondità in cui la crisi economica mondiale si è radicata durante questi anni. Ad annunciare la notizia è Guy Ryder, direttore generale dell’International Labour Organization, sottolineando che proprio la crisi ha portato il numero di disoccupati ad aumentare di circa 32 milioni, un numero che sembra non spaventarci, ma che in realtà aggrava ancora di più la situazione in cui versano famiglie, studenti, precari di tutto il mondo civilizzato: “Circa 870 milioni di donne e uomini non guadagnano abbastanza per sollevare sollevare le loro famiglie dalla povertà“, afferma Ryder, “Il duplice obiettivo di sradicare l’estrema povertà e alzare i redditi, come proposto dal presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim, può solo essere raggiunto affrontando direttamente la sfida del lavoro perché la qualità del lavoro conta come la quantità.” Nel 2014 è previsto un ulteriore aumento della disoccupazione, precisamente, di circa 2.5 milioni: Ryder ha potuto affermare che sarà pressapoco questa la quantità di cui aumenterà il totale di disoccupati ogni anno fino, si prevede, al 2018: “Il tasso di disoccupazione giovanile è previsto raggiungere il 12,8% nel 2013 e raggiungerà il 13% nel 2015.” Infine, il direttore generale dell’Ilo ha suggerito una di quelle che potrebbero essere le soluzioni giuste per vincere definitivamente la crisi economica: “aumentare il tasso di partecipazione femminile nel mercato del lavoro”, potrebbe risvegliare la donna del XXI secolo dall’arcaico ruolo di madre di famiglia, ancora sostenuto in diverse zone del mondo civilizzato, per dare una svolta significativa al mercato odierno.