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Roma, Corteo tra vandalismo e scontri con le forze dell’ordine

Foto da: ilmessaggero.it

Roma. Il Corteo al quale hanno partecipato antagonisti della gestione del Governo, come NoTav, NoMuos, precari ed immigrati, si è trasformato in una vera e propria lotta tra i manifestanti e le forze dell’ordine, le quali sono intervenute per evitare che fosse assaltata la sede del Ministero dell’Economia. La lunga sfilata è, come molti avevano previsto fin dall’inizio, sfociata in vari atti violenti, che per oggi hanno procurato lesioni soltanto un poliziotto, rimasto lievemente ferito ad un braccio da un sasso scagliatogli contro. Di fatto, l’intervento da parte dei militari è stato necessario proprio quando sono stati lanciati fumogeni e sassi contro i blindati. I manifestanti non erano affatto impreparati alla difensiva delle forze dell’ordine, protettesi con i propri scudi: sfoderati maschere antigas e cappucci, alcuni partecipanti al corteo, provenienti dalla coda dello stesso, hanno eretto delle barricate con cassonetti pubblici incendiati, lungo via Quintino Sella e via Goito, in modo da assicurarsi una via di fuga e per permettere al resto del corteo di raggiungere la meta.

Nonostante la situazione sembri essersi relativamente stabilizzata, atti violenti di altro tipo e più gravi sono accaduti: alcuni manifestanti, incappucciati ed armati di spranghe, transenne ed anche sassi, hanno assaltato una filiale Unicredit sita in via Boncompagni, sfondandone le vetrine. Anche una filiale del Monte dei Paschi di Siena è stata presa di mira dal lancio di uova e petardi: le attività commerciali della città sono state chiuse quasi tutte, proprio per timore che si verifichino attacchi a bersagli arbitrari. Contro i blindati posti a difesa di alcune sedi ministeriali sono state lanciate bombe-carta e pietre, in particolare con l’intento di danneggiare le strutture del Ministero delle Infrastrutture e la sede delle Ferrovie dello Stato. Altri manifestanti dal viso coperto hanno agito ai danni dell’ambasciata della Repubblica Federale di Germania, sita in via San Martino della battaglia, lanciando contro il portone ligneo della stessa bombe-carta, fumogeni, e bottiglie, armi che hanno soltanto scalfito la superficie dell’entrata.

Tra gli atti di pacifica manifestazione, invece, i tanti slogan riportati su grandi striscioni: “Contro precarietà ed austerità organizziamo la nostra rabbia“, “C’è chi accumula montagne di denaro e chi lotta per sopravvivere” è il grido dei precari. “Scusate se non siamo annegati” è lo slogan degli immigrati che hanno preso parte all’evento. “O la ricchezza per tutti o lavorare non ha senso” è stato lo slogan dello striscione lasciato accanto a scritte offensive: in questo caso, gli agenti che hanno assistito alla scena si sono limitati a sorvegliare l’area, senza intervenire, proprio perché non è stato arrecato alcun danno significativo alla struttura in questione.

Anche Anonymous partecipa al corteo con il proprio contributo: un triplice attacco ai siti web di ministero delle Infrastrutture, della Corte dei Conti e della Cassa depositi e prestiti impedisce tutt’ora l’accesso agli utenti: atto rivendicato tramite internet dal gruppo stesso, con l’hashtag #sollevazionegenerale.