Torino – Durante la giornata del caos e delle tensioni per le proteste dei cosiddetti “forconi” scoppia il caso (politico) a Torino. Gli agenti di polizia si sono tolti il casco antisommossa, dopo aver impedito l’assalto all’Agenzia delle Entrate di Torino. Un gesto che molti manifestanti hanno inteso come un segno di solidarietà.
Sulla vicenda è intervenuto il sindacato di polizia Siap: “Che le forze di polizia siano parte integrante del popolo italiano e che, come tutti, soffrano il peso di una crisi devastante le cui cause sono da attribuire, anche, a una classe politica inadeguata, non c’è alcun dubbio. Respingiamo, però, ogni tipo di strumentalizzazione sull’operato e sui gesti compiuti dalle donne e gli uomini impegnati a cercare di garantire, come sempre, il diritto a manifestare”, commenta Pietro Di Lorenzo, segretario provinciale del sindacato a Torino. Precisa che “Il casco viene indossato ogni qualvolta sussiste il pericolo imminente per l’incolumità degli operatori e, allo stesso modo, viene tolto appena il pericolo viene meno. La concomitanza della richiesta di togliere il casco da parte dei manifestanti pacifici con la non sussistenza o il venire meno del rischio per gli operatori, non autorizza nessuno a qualsiasi parte politica o movimento appartenga, a sostenere la partecipazione attiva ed eclatante delle forze di polizia alla manifestazione”. Dunque un comportamento ordinario, collegato al venir meno dello stato di tensione e delle esigenze di ordine pubblico per la Questura di Torino.
Lo stesso episodio è accaduto anche a Genova, al passaggio del corteo di protesta dei “forconi” davanti alla Prefettura. Gesti di distensione, per i manifestanti, che in tutti e tre i casi hanno a lungo applaudito polizia, carabinieri e guardia di finanza. “Siete come noi“, ha urlato in segno di approvazione qualche manifestante.
Il segretario nazionale dell’Ugl Polizia di stato, Valter Mazzetti, ha commentato così il gesto: “Condividiamo e plaudiamo al gesto di quei poliziotti che si sono tolti i caschi in segno di solidarietà con quella parte dei manifestanti che ha pacificamente mostrato il proprio disagio per la grave crisi che attraversa l’Italia.” Felice Romano, il segretario del Siulp, aggiunge: “Togliersi il casco in segno di manifesta solidarietà e totale condivisione delle ragioni a base della protesta odierna è un atto che per quanto simbolico dimostra però che la misura è colma”. “Un gesto ritenuto altamente simbolico, finalizzato ad abbassare la tensione”, aggiunge il senatore Pd Stefano Esposito.
Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, sul suo blog sottolinea che “I poliziotti in piazza si sono tolti il casco per solidarietà al grido dei manifestanti dei forconi ‘siete come noi’ ‘bravi ragazzi! Sono i gesti di cui abbiamo bisogno. Le forze dell’ordine provengono dal popolo di cui fanno parte.”
A minimizzare l’accaduto è intervenuto un comunicato della Questura di Torino, che esclude dietro quel gesto la condivisione delle istanze dei manifestanti. Quei poliziotti, quei carabinieri, quei finanzieri “si sono tolti il casco essendo venute meno le esigenze operative che ne avevano imposto l’utilizzo”. Questione di interpretazioni.
Fonti: virgilio.it – ansa.it