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Dopo i forconi, sfila “Rotta di collisione” contro tagli all’istruzione

Studenti unitisi al corteo dei “forconi”

Forconi – Roma. “Sfiliamo con il tricolore”: così si presenta il movimento studentesco totalmente apartitico ed apolitico che avrebbe dovuto sfilare oggi all’Esposizione Universale di Roma per reclamare il diritto all’istruzione e protestare contro i tagli alle scuole pubbliche previsti per quest’anno. Dopo la manifestazione “dei forconi”, i “Rotta di collisione”, così si fanno chiamare, si sono riuniti tra studenti dei licei Garibaldi e Alberti, ma probabilmente saranno seguiti da giovani manifestanti di tutt’Italia: “Ci sono scuole a Roma che cadono a pezzi. Al Galilei, ad esempio, i ragazzi hanno occupato per il cornicione pericolante”, è stato testimoniato da alcuni, “Mancano i fondi per la normale manutenzione.” Anche Claudio, uno dei fondatori di questo nuovo e totalmente apartitico movimento studentesco, nato appena quest’anno, ha rilasciato alcune dichiarazioni a favore della causa perseguita da questi studenti: “Sfiliamo”, spiega, “per rivendicare la nostra identità nazionale. Vogliamo innanzitutto far valere il nostro diritto allo studio. La protesta dei forconi? La apprezziamo e siamo solidali con loro: il governo degli ‘inciuci’, infatti, sta giocando con il nostro futuro e non solo su quello della nostra generazione.” Altri rappresentanti del movimento hanno, invece, rinnovato la loro determinazione a portare avanti le proteste fino all’ottenimento di condizioni di studio migliori, che consentano la piena esercitazione dei diritti degli studenti: “Siamo pronti a continuare a combattere nei prossimi mesi se la situazione della scuola italiana non cambierà. Sfileremo tra le strade dell’Eur per dimostrare che c’è una generazione che non si è arresa davanti alla devastazione che sta procurando questa classe politica indecente. Siamo in rotta di collisione e non ci fermeremo!” La protesta, partita alle 9, avrebbe dovuto percorrere la carreggiata esterna di via Cristoforo Colombo, ma qualcosa è andato per il verso sbagliato e gli studenti hanno dovuto correggere i propri piani. E’ stato “per la scarsa risposta degli studenti”, come ha spiegato, Valerio Di Maggio, uno dei coordinatori, “Non faremo più il corteo sulla Colombo, ma ci uniremo al presidio dei Cittadini Italiani a piazzale dei Partigiani.” Unitisi al movimento “dei forconi” con uno striscione che dichiara la solidarietà tra i due gruppi, i giovani studenti hanno poi dovuto vedersela con un terzo corteo, il “Movimento Italiano“, ma le tre fazioni si sono, infine, coalizzati in un unico corpo di cittadini guidati dagli stessi obiettivi ed hanno stabilito un presidio a Montecitorio per lunedì prossimo, combinato ad “iniziative a macchia di leopardo”: “Sarà un movimento per tutta la città”, come ha spiegato Enrico Leoni, coordinatore dei Cittadini Italiani. “Abbiamo le stesse motivazioni di chi sta scendendo in piazza in tutta Italia”, ha dichiarato ancora Valerio Di Maggio, “contro la totale inattività del governo. Non c’è una riforma seria della scuola, dove le aule crollano a pezzi e la disoccupazione giovanile sta esplodendo. La gente si è ‘rotta le palle’ e sta iniziando a farsi sentire, secondo me la politica non capisce cosa può succedere se anche la polizia solidarizza con i manifestanti.” Si spera solo che la protesta resti fino alla fine pacifica e non sia corrotta dai gruppi di estremisti che, in questo genere di situazioni, tendono a dirigere gli eventi verso scontri con le forze dell’ordine a difesa della città.

Fonte per la foto: ansa