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Marijuana: legale in Uruguay, forse anche in Italia. Proposta di SEL apre il dibattito

Marijuana – La marijuana è legale in Uruguay. Con il voto favorevole del Senato, da oggi l’Uruguay è il primo Paese del mondo a liberalizzare e controllare la vendita delle droghe leggere, ci sarà quindi una sorta di “Marijuana di stato”. Iniziativa intrapresa per combattere il fenomeno del narco traffico, fortissimo nel Paese sudamericano.

La notizia della legalizzazione in Uruguay arriva in un momento non casuale. Sono molti gli stati Europei che stanno prendendo inziative sotto questo proposito, limitando le sanzioni per l’utilizzo della Marijuana (vedi Portogallo), o consentendo la coltivazione “per uso personale”, e alzando l’asticella della quota massima per persona (in Italia la quota massima ad utilizzo personale è di 5 grammi lordi). Ma le proposte vere e proprie di un’abolizione dell’illecità di questa droga leggera sono ancora molto lontane dall’approvazione nella maggior parte dei Paesi europei. In Italia, contrariamente al pensiero dell’opinione comune, le iniziative intraprese per la legalizzazione della Marijuana sono molte e sempre più forti. Su tutte la proposta attualissima degli attivisti di SEL, Farina e Paglia, i quali hanno proposto la creazione di una Marijuana di stato che possa essere controllata e garantita. Con i fondi prodotti da questa iniziativa si potrebbe istituire il tanto voluto reddito di cittadinanza, o destinare gli entroiti per la creazione e il finanziamento di infrastrutture pubbliche e servizi. E in più ci sarebbe un grande colpo per le organizzazioni criminali che possiedono il monopolio su questo commercio illegale. Basti pensare che in Italia, secondo alcuni sondaggi in via ufficiosa, il consumo di marijuana è più alto di quello in Olanda, paese europeo nel quale l’uso è legale. E’ opportuno lasciarsi scappare un mercato così grande? Il dibattito è aperto.

Nicolò Di Leo