Cosa sono siliconi, petrolati e parabeni?
- PARABENI: I parabeni, dalla contrazione di “estere para-idrossibenzoico” sono una classe di composti organici aromatici, esteri dell’acido 4-idrossibenzoico, utilizzati da oltre 50 anni come conservanti nell’industria cosmetica, farmaceutica, e alimentare per le loro proprietà battericide e fungicide.
- SILICONI: Conosciuti da decenni, solo agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, quindi da poco meno di vent’anni, sono stati introdotti massicciamente nelle preparazioni cosmetiche. Sono composti che non si trovano in natura, a base di silicio; se la natura produce tutta una serie di composti a base di carbonio, l’uomo ha prodotto in laboratorio analoghe sostanze a base di silicio, capaci di creare lunghe catene di legami chimici e dalle caratteristiche molto differenti. Molte aziende cosmetiche, invogliate dalle numerose proprietà idrorepellenti, antistatiche e duttili dei siliconi nonché dalle loro capacità di resistenza alle alte temperature e al tempo impiegano fortemente nei loro prodotti tali elementi.
- PETROLATI: Il petrolato, o vaselina o gel di petrolio, è una gelatina ottenuta dal petrolio per raffinazione. Si ottiene dai residui della distillazione del petrolio rimasti dopo la totale evaporazione dell’olio. È costituito da idrocarburi saturi composti di solito da almeno 25 atomi di carbonio. La sua formula dettagliata varia a seconda della qualità del petrolio usato e del metodo di raffinamento adottato. Le qualità migliori sono chiamate petrolato bianco e trovano impiego nella farmaceutica e nella cosmetica.
FONTI DEFINIZIONI: http://it.wikipedia.org/wiki/Petrolato ; http://it.wikipedia.org/wiki/Siliconi ; http://it.wikipedia.org/wiki/Parabeni#Effetti_sulla_salute
Tesi A FAVORE di petrolati, parabeni e siliconi:
Esistono moltissimi tipi di siliconi cosmetici, che vanno da quelli ciclici, con struttura ad anello, che sono pochissimo untuosi ed evaporano in poco tempo (cyclomethicone, cyclopentasiloxane, cyclohexasiloxane), a quelli mediamente unti e che non evaporano (dimethicone e composti) a quelli molto untuosi e pesanti, come il dimethicone copolyol.
Sono sostanze cha hanno ottime caratteristiche per il formulatore cosmetico, il quale considera che:
- sono leggeri e non danno la stessa sensazione di untuosità dei grassi vegetali
- conferiscono un’impareggiabile tocco setoso sulla pelle
- sono resistenti al calore e all’ossidazione, e non forniscono terreno di coltura per i batteri
- abbattono la schiuma, ovvero evitano il formarsi della scia bianca mentre si spalma una crema, anche in percentuali molto basse
- non penetrano all’interno della pelle
- sono idrorepellenti
- aumentano la performance dei filtri solari sia chimici che fisici
Con essi, quindi, si possono formulare per esempio creme solari che resistano all’acqua, creme viso che diano un’immediata sensazione di efficacia a causa dell’effetto seta che donano alla pelle dove vengono spalmati, creme corpo non untuose ma vellutanti, prodotti per capelli che lucidano ma appesantiscono, fondotinta che si spalmano in un velo uniforme con ottima resa cosmetica.
Dopo l’apertura, i cosmetici potrebbero essere contaminati da batteri, funghi e muffe presenti nell’ambiente e, di conseguenza, alterarsi e mettere a rischio la salute del consumatore. Un cosmetico contaminato, infatti, può provocare irritazioni, infiammazioni, addirittura infezioni della pelle, soprattutto di quella molto sensibile, come quella dei bambini o quella della zona attorno agli occhi. I parabeni evitano il deterioramento e la contaminazione dei prodotti dovuto all’attacco dei microrganismi dannosi.
Il PETROLATUM è una sostanza derivata dalla raffinazione degli oli lubrificanti del petrolio, attraverso diversi processi che ne garantiscono la purezza e la sicurezza, tale da poter essere usata sia nei prodotti farmaceutici che nei prodotti cosmetici. Il Petrolatum impiegato nei prodotti cosmetici, infatti, oltre ad essere conforme ai requisiti della Farmacopea Europea, rispetta anche quanto previsto dalla normativa italiana ed europea sui cosmetici, la quale ne autorizza l’impiego solo se sia noto tutto il processo di raffinazione e possa essere provato che la sostanza dalla quale è ottenuto non è cancerogena.
FONTI:
http://www.skineco.org/index.php?option=com_content&view=article&id=31&Itemid=170&lang=it
http://www.abc-cosmetici.it/index.php/conoscere-i-cosmetici/glossario/v/vaselina-filante/
http://www.abc-cosmetici.it/index.php/per-saperne-di-piu/parabeni/parabeni-2/
Tesi CONTRARIE a petrolati, parabeni e siliconi:
Utilizzati al posto degli emollienti vegetali nelle creme, i siliconi hanno il difetto di non penetrare e non essere assorbiti in alcun modo dalla pelle, e di non nutrire affatto. E di questo si accorge chi si applica creme siliconiche convinto di fare bene alla pelle, che invece si disidrata sempre più. Spesso vengono utilizzati per mascherare formulazioni scadenti, povere di principi attivi: danno appagamento immediato con la sensazione di pelle setosa, ma il cosmetico altro non fa.
Utilizzati sui capelli danno buoni risultati estetici alle prime applicazioni, poi la chioma, appesantita da siliconi che si depositano e non riescono ad essere lavati via, diventa floscia e senza corpo.
Sembra che i siliconi più leggeri (quelli ciclici) secchino particolarmente la pelle dove vengono applicati e siano particolarmente controindicati in caso di pelli che necessitano di idratazione, ma per ora non ci sono studi in merito, solo evidenze cliniche di dermatologi attenti e testimonianze raccolte presso le utilizzatrici di cosmetici di questo tipo. È ventilabile l’ipotesi di una vera a propria sensibilizzazione ai siliconi.
Infine, con un occhio all’eco-compatibilità, i siliconi non sono assolutamente biodegradabili, finiscono negli scarichi fognari tal quali e poi si accumulano nell’ambiente.
In sintesi, fino a una concentrazione del 2% circa sono tollerabili e la loro presenza migliora le perfomances delle formulazioni cosmetiche, in percentuali troppo elevate (posti alti dell’INCI), non sono invece dermococompatibili e producono una situazione di ingannevole soddisfazione cosmetica.
La presenza di parabeni nei prodotti cosmetici ne aumenta il rischio di dermatiti da contatto negli individui sensibili a tali sostanze. Centinaia di studi hanno indagato sulla loro capacità di interferire con il sistema endocrino ottenendo diverse risposte, e comunque confermando che essi, e i loro principali metaboliti come l’acido p-idrossibenzoico stesso, possiedono attività interferente con il sistema ormonale. Uno studio, tra i tanti, ha evidenziato la capacità dei parabeni di mimare debolmente il comportamento degli estrogeni, ormoni femminili, aventi un ruolo importante nella patogenesi del tumore al seno. In uno studio preliminare concentrazioni medie di 20 ng/g, nel tessuto, di parabeni sono state rilevate in campioni di tessuto malato. Ulteriori studi (2010) hanno dimostrato che l’interazione con l’ambiente ed altri prodotti costituisce fattore di rischio, consigliando strategie per minimizzarlo; è comunque diffuso il dubbio che i parabeni possano risultare pericolosi per la salute umana.
Il petrolatum e la paraffina liquida sono da anni impiegati in alcuni prodotti cosmetici e in alcune creme idrofobe. Alcuni petrolati formano un film occlusivo sulla pelle, interferendo con la traspirazione cutanea. Gli ingredienti cosmetici derivati dalla raffinazione dal petrolio sono spesso inquinanti ambientali in quanto non biodegradabili, e alcuni di essi, a causa di possibili impurità presenti al loro interno, sono stati classificati dalla comunità europea come cancerogeni di classe 2.
FONTI:
http://www.skineco.org/index.php?option=com_content&view=article&id=31&Itemid=170&lang=it
http://www.ildermatologorisponde.it/creme_senza_parabeni.php
http://it.wikipedia.org/wiki/Parabeni#Effetti_sulla_salute