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In protesta per gli aquilani: Cioni si barrica e minaccia il suicidio

Al centro, Celso Cioni: intervento alla giornata “L’Aquila 2020, e poi?”

L’Aquila – Ha sconvolto cittadini ed istituzioni la protesta che Celso Cioni, Direttore regionale di Confcommercio, sta portando avanti per ottenere nuove iniziative a favore dei cittadini in grave difficoltà economica, a seguito del terremoto che, nel 2009, strappò a migliaia di persone le loro vite. I carabinieri intervenuti sul posto non hanno potuto nulla: l’uomo si è rifiutato di uscire ed ha preteso un colloquio telefonico con il prefetto, come condizione per la fine della sua protesta. Cioni ha spiegato le sue ragioni e quelle dei cittadini e piccoli imprenditori aquilani che non sono riusciti a riprendersi a pieno dalla catastrofe: “Voglio ottenere qualche iniziativa concreta per uscire da questa situazione. Sono consapevole che rischio l’arresto, ma, per un motivo giusto, non ho timori. Questa è una giusta causa per migliaia di persone”, ha dichiarato. Barricatosi in un bagno della sede di Bankitalia del capoluogo abruzzese, Cioni minaccia di darsi fuoco, se verrà portato fuori dall’edificio con la forza e non otterrà risposte da chi può ed ha potuto qualcosa in questi anni, ma non ha agito: “Mi sono barricato in un bagno della filiale Bankitalia per lanciare grido di dolore”, ha ribadito, “dei piccoli commercianti di questa martoriata città, che, costretti dal terremoto a lasciare i propri negozi senza ottenere alcun sostegno e facendo debiti si sono ricollocati alla meglio, sono disperati, con le banche che li tengono quotidianamente sotto pressione. Molti sono esasperati e ricorrono a medici e psicologi o a psicofarmaci per sostenere questo stato di cose di cui non hanno colpe. Come sapete ci sono casi di suicidi”, ha sottolineato il Direttore, “Per questo inizio sciopero di fame e sete e chiedo che il governo riveda le condizioni del sistema bancario almeno nei paesi del cratere e della città che è ancora militarizzata e domando se qui possono applicarsi le stesse regole di luoghi dove non è successo nulla. Se verranno forzate le porte del bagno dove sono barricato ho con me benzina e accendino. Basta con questa situazione che non meritiamo. Basta!”