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Scandalo Barbara d’Urso: ultimatum alle sue piccanti domeniche

Barbara d’Urso e il suo programma “Domenica Live” sono nuovamente nel mirino: dopo la puntata del 19 gennaio è partita una crociata del Moige, Movimento Italiano Genitori, che contestano il titolo della trasmissione “Italia, paese a luci rosse?”, e gli inerenti servizi andati in onda in una fascia protetta. La scaletta del servizo è iniziata con il fonico dei Modà, indagati per molestie sessuali ai danni di minori, per poi passare agli abusi dei caporali nei confronti delle soldatesse nella caserma di Ascoli, al professore di Saluzzo che aveva rapporti con le sue alunne minorenni, alla clinica per i «malati di sesso», alla testimonianza dell’uomo che pensa solo a quello, ad un servizio su sesso in cambio di lavoro, i parcheggi dell’amore, e non poteva mancare la donna poli-amorosa..

Decisamente troppo hard per il Moige. A riferirlo è il Corriere della Sera. Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Media di Moige, dichiara: “Abbiamo assistito a una delle pagine più tristi e trash della nostra tv con servizi, interviste e linguaggio adatti a una seconda serata. Ci appelliamo alla responsabilità sociale delle aziende perché non continuino a inserire spot in questo programma trash che viola la sensibilità e la dignità dei nostri figli“.

Prevedibile la reazione di Pier Silvio Berlusconi. Infatti si è tenuta ieri pomeriggio a Cologno Monzese una riunione straordinaria dei vertici Mediaset per valutare il destino di due programmi di punta delle reti del Biscione: Domenica Live e Lucignolo 2.0. A quanto pare la polemica nata intorno alla “Domenica Hard” della D’Urso si è spostata anche sui contenuti troppo spinti di un Lucignolo Hot a senso unico. Ultimatum: o cambiano o verranno chiusi: entrambi non sono consoni alla linea editoriale del gruppo e per loro è stato lanciato un ultimatum, che prevede una linea di condotta decisamente ripulita dalle continue “scivolatine” hard, delle quali pare che Barbara d’Urso fosse una vittima inconsapevole. Solo un altro passo falso da parte delle due trasmissioni di Canale 5 e Italia 1 e verranno chiusi senza margine di trattativa o scusanti varie. Come se non bastasse, non sono da escludersi decisioni drastiche riguardo le figure chiave della linea di comando, come il direttore di Videonews Mario Giordano, che pare sia uno dei principali indiziati riguardo la deriva delle domeniche Mediaset.

Fonti: corriere –  tvfanpage