Cancellata l’arte nelle scuole – E’ un vero e proprio scandalo quello che si è appreso da poco riguardo alla decisione del Governo italiano in merito alla non integrazione dell’arte come materia disciplinare.
Si apprende dal gazzettino ufficiale del Parlamento, che la Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati ha detto no alla reintegrazione delle materie artistiche nelle scuole italiane. Il Paese, spiega, non è in grado di sostenerne la spesa a livello economico.
E’ questa la diretta conseguenza della poca serietà del nostro governo e della “‘austerity” tanto acclamata dai partiti. Un vero e proprio “massacro intellettuale“, già iniziato con la Gelmini nel 2008, dove la scuola veniva pesantemente penalizzata dalla nuova riforma. Materia sempre presa di mira, l’arte, è stata cancellata poco fa per essere poi riproposta da Maria Chiara Carrozza, ministro dell’istruzione, assieme ad una petizione firmata da 15mila persone. Purtroppo la Camera ha deciso di proseguire imperterrita per la sua fallimentare politica di austerità, tagliando ancora una volta sul nostri beni più prezioso, l’istruzione e i giovani.
Un gesto che ha fatto impallidire le altre istituzioni europee, soprattutto perché lo studio dell’arte, introdotto in Italia dalla riforma Gentile nel 1923, è sempre stato ammirato dalle altre nazioni europee che, al modello italiano, si sono ispirate solo in epoca recente.