Giovani e rete: qual è il rapporto tra gli adolescenti e l’ utilizzo di Internet? La risposta pare arrivare da un’ indagine condotta dall’ Università Lumse per conto del Moige, il Movimento Italiano Genitori, il cui scopo primario è tutelare i diritti dei minorenni, attraverso diverse campagne di sensibilizzazione atte a porre l’ accento sulle problematiche dei ragazzi. L’ ultima iniziativa lanciata dal movimento, che ha visto come madrina d’ eccezione la conduttrice televisiva Milly Carlucci, è un progetto per “educare” giovani ed adulti ad un uso più responsabile della rete. Il progetto, denominato “Per un Web sicuro”, è stato promosso dal Moige in collaborazione con TrendMicro, Cisco, Google Italy e Polizia postale e delle comunicazioni.
Nell’ ambito dell’ iniziativa, sono stati resi noti i dati raccolti nel corso della sopracitata indagine dal professore Tonino Cantelmi, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso l’Università Lumsa, che ha preso come campione di riferimento circa mille ragazzi, frequentanti scuole elementari, medie e superiori. I risultati del sondaggio sono allarmanti: circa il 60% dei ragazzi intervistati pratica regolarmente “sexting” su Internet. Il termine “sexting” indica l’ abitudine di condividere, con amici, conoscenti o persino estranei, video e foto “hot” in rete, senza preoccuparsi delle conseguenze che la diffusione di questo materiale “scottante” potrebbe provocare. Tra gli intervistati, alcuni usano questo materiale compromettente per prendere in giro gli amici, favorendo la diffusione della piaga del “cyberbullismo”, fenomeno che sta prendendo sempre più piede e che, negli ultimi anni, ha mietuto numerose vittime tra gli adolescenti.
Secondo Maria Rita Munizzi, Presidente del Moige, il problema dello scorretto uso di Internet da parte degli adolescenti è che per essi “non c’è distinzione tra mondo reale e virtuale: il mondo virtuale è assolutamente reale”. Il progetto “Per un Web sicuro” è indirizzato soprattutto agli adulti: lo scopo dell’ iniziativa è, infatti, “creare una formazione per genitori, insegnanti e nonni, perché attraverso loro possiamo arrivare ai ragazzi”, come dichiarato dalla Munizzi.
L’ indagine condotta dal Moige sui pericoli correlati all’ uso e abuso di Internet da parte di bambini ed adolescenti sembra viaggiare di pari passo con il sondaggio Ipsos per Save The Children condotto lo scorso mese di gennaio. Entrambe le iniziative, oltre ad essere lodevoli per il compito che si prefiggono, sottolineano, purtroppo, una dura realtà: il meraviglioso mondo del web può rivelarsi, sotto alcuni aspetti, pericoloso per i più piccoli.