New York – Arrestata per un omicidio, una 19enne ha confessato circa 100 assassini: “Ho ucciso decine di persone. Meno di 100, ma ci ero vicina. Arrivata a 22 non li ho più contati”, ha dichiarato la baby-serial killer Miranda Barbour alla Polizia della Pennsylvania. Forse non lo avrebbe fatto, se le autorità non l’avessero identificata come autrice di un altro efferato omicidio, quello di un utente del sito di compravendita ed annunci di ogni genere Craiglist.org. La giovane aveva offerto all’uomo, che cercava compagnia online, favori sessuali in cambio di denaro e lui si era detto soddisfatto della proposta, l’avrebbe pagata 100 dollari per del sesso: “Gli ho raccontato una bugia, dicendogli che avevo 16 anni, e lui ha detto che era ok. La risposta sbagliata”. Seppur nel sangue, l’intento di Miranda si era mosso in buona fede: la ragazza ha sempre affermato che i suoi crimini erano spinti dalla volontà di uccidere solo persone “cattive” e quest’elemento, più volte ribadito, potrebbe attenuare i provvedimenti del Tribunale contro la baby-serial killer. In realtà, la ragazza non era la sola ad uccidere: si faceva aiutare dal marito 22enne, che, proprio nell’ultimo assassinio, lo scorso novembre aveva così festeggiato con la consorte il loro anniversario di matrimonio.
Si tratta di ragazzi con gravi disturbi mentali, Miranda ha raccontato agli inquirenti, già sconvolti per la confessione del centinaio di vittime, di aver cominciato ad uccidere le persone “cattive” dall’età di 12 anni, quando abbracciò il culto satanico, dopo essere fuggita dalla casa familiare. Aveva cominciato dall’Alaska, dove aveva vissuto con i genitori: gli investigatori hanno tra le mani il capo l’inizio e l’estremo finale del filo che collega tutte le quasi 100 vittime di Miranda, per ricostruire il quale sono state mobilitate le divisioni FBI e la Polizia di altri Stati degli Usa. “Non ho mai ucciso a caso, ma ho sempre ucciso persone cattive“, ha ribadito la 19enne a sua discolpa, “Quando scoprivo che erano cattive, per me non c’era più ragione che stessero ancora qui tra noi”: la ragazza si è mostrata molto collaborativa con le autorità, spiegando che la maggior parte dei suoi delitti è avvenuta in Alaska, ma che non saprebbe dire esattamente quali e dove. Inoltre, Miranda ha fatto presente che l’arma del delitto è rimasta pressoché la stessa: il coltello utilizzato nell’omicidio di novembre, l’ultimo di una lunga serie.