Veniamo ai fatti: recentemente, il Corriere della Sera si è occupato del caso della prostituta S.R., residente nel Bresciano, la quale era stata condannata da Equitalia a pagare una cartella esattoriale di ben cinquantamila euro. L’ accusa? Evasione fiscale, naturalmente. Peccato che il mestiere della escort non sia legalmente riconosciuto nel nostro Paese e che, a causa di ciò, la donna sia stata dichiarata una “lavoratrice autonoma” dagli agenti della Guardia di Finanza, intervenuti per un controllo sulle entrate della signora. Stessa sorte è toccata alla più famosa collega, la transgender Efe Bal, la quale, però, non è rimasta in silenzio. La turca 37enne, nota per il suo “presenzialismo” in trasmissioni televisive del calibro di “Servizio Pubblico”, ha messo in atto la sua personale ribellione, a metà strada tra il trasgressivo ed il burlesque: giunta davanti alla sede del Corriere della Sera in via Solferino nella giornata di stamane, la escort si è denudata per protesta. “Equitalia mi perseguita con una cartella da mezzo milione di euro”, ha raccontato Efe Bal ad una platea incredula, che includeva anche alcune firme del noto quotidiano, “ma io da tempo chiedo che la mia professione venga regolarizzata davanti al fisco”.
La Bal non avrebbe alcun problema, dunque, ad estinguere il suo debito, per il quale avrebbe già impegnato alcuni dei suoi beni, ma non senza una “riqualificazione” del proprio mestiere. ”Faccio il mio lavoro onestamente, non ho mai fatto male a nessuno”, ha aggiunto la donna. Efe Bal, che da tredici anni vive a Milano, non ha mai nascosto di combattere contro quella che ella e molte sue “colleghe” ritengono un’ ipocrisia: perchè non regolarizzare il mestiere più antico del mondo,? La Bal ha dichiarato che sarebbe felicissima di pagare le tasse, sia per garantirsi una pensione che per aiutare l’ Italia, la sua seconda terra, disastrata anche a causa del problema dell’ evasione fiscale: “Se noi prostitute fossimo tassate, oltre a dare un contributo all’ Italia, potremmo finalmente rivendicare i nostri diritti. Io voglio cambiare la legge, non aggirarla”, sono state le ultime parole pronunciate da Efe Bal, prima dell’ arrivo sul posto dei Carabinieri. La donna, incoraggiata dalle forze dell’ ordine e dai giornalisti del Corsera, ha messo fine alle sue “nude e crude” rimostranze, rivestendosi. Efe Bal rischia ora un’ accusa per atti osceni in luogo pubblico, ma il suo clamoroso gesto non è stato, probabilmente, del tutto vano.