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Padoan spinse l’Argentina nell’abisso. Ora ci riprova con l’Italia

Monti, Fornero, Tremonti, Letta. Ci sembreranno presto delle educande in confronto a chi sta per prendere la responsbilità del ministro dell’Economia. Pier Carlo Padoan, il quale ha nel suo curriculum la distruzione di tre popoli: l’argentino, il greco e il portoghese. Che sia stato chiamato a distruggere anche quello del suo Paese? Il premio Nobel per l’economia Paul Krugman scrisse di lui scrisse di lui sul “New York Times” : “Certe volte gli economisti che ricoprono incarichi ufficiali danno cattivi consigli; altre volte danno consigli ancor peggiori; altre volte ancora lavorano all’Ocse”

 Padoan ha gestito per conto del Fondo monetario internazionale la crisi argentina. Seguendo le sue ricette liberistiche e monetariste imposte da Padoan nel 2001, Buenos Aires fu costretta a dichiarare fallimento dopo la distruzione del tessuto sociale del Paese. In quegli anni il neo ministro si occupò anche di Grecia e Portogallo. Krugman scrisse in un altro articolo che furono proprio le ricette economiche «suggerite da Padoan a favorire la successiva crisi economica nei due Paesi».

Con riferimento alla Grecia Padoan ha affermato: “La Grecia si deve aiutare da sola, a noi spetta controllare che lo faccia e concederle il tempo necessario. La Grecia deve riformarsi, nell’amministrazione pubblica e nel lavoro». In altre parole, Atene avrebbe dovuto rendere il lavoro molto più flessibile, alleggerendo (licenziando) la macchina della pubblica amministrazione”.  Quando poi nel marzo del 2013 la Grecia giunse ad un passo dal collasso ecco quali furono i suoi suggerimenti “C’è necessità che il governo greco adotti una disciplina di bilancio rigorosa e di un continuo sforzo di risanamento dei conti pubblici, condizioni preventive per il varo di misure a sostegno dello sviluppo”.

A questo punto solo un esorcismo potrà salvare il popolo italiano dalla nefasta azione politica di un uomo scelto personalmente dal presidente della repubblica Napolitano con l’avallo sorridente di Matteo Renzi, uomo del futuro dell’Italia, un futuro di lacrime e sangue stando al curriculum di Padoan.