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Dichiarato morto, Walter si sveglia alle pompe funebri: “Un miracolo”

Lexington – “Un miracolo” è l’unica spiegazione che i medici di una cittadina del Mississippi hanno saputo dare all’improvvisa “resurrezione” di Walter Williams. Infatti, l’uomo era stato dichiarato clinicamente morto e non c’era alcuna speranza che potesse dare ancora segni di vita. Tuttavia, proprio mentre il suo corpo si trovava alle pompe funebri, in attesa di essere preparato per il funerale, Walter ha ripreso conoscenza. Un risveglio oltremodo traumatico ha colto l’uomo, che era stato stipato in una sacca per cadaveri, mentre il personale delle pompe funebri stava pensando ai preparativi per la celebrazione che avrebbe presto atteso il presunto cadavere.

Lo spavento avrà colto anche loro: gli operai non si sarebbero mai aspettati di vedere quel sacco nero muoversi improvvisamente, né sentire la voce di Walter Williams, dato per morto almeno da un giorno, che chiedeva aiuto. Per fortuna, è il caso di dirlo, il medico legale non ha effettuato alcuna autopsia: nello stato indefinito in cui si trovava il paziente, è probabile che la dissezione del suo corpo non avrebbe provocato alcuna reazione nell’uomo. Lo stesso medico si è detto esterrefatto da quanto accaduto: egli ha confermato che, al momento della dichiarazione del decesso, la morte di Walter Williams era effettiva. L’unica spiegazione rimasta, anche per un uomo di scienza come lui, non resta che il miracolo. Tutta la famiglia Williams gioisce dello stato di Walter, che ora si trova in ricovero all’ospedale di Lexington e sta migliorando le proprie condizioni giorno dopo giorno.

La più comune NDE descritta

Quello odierno non è l’unico caso di morte apparente: nella maggior parte, coloro che hanno sperimentato questo stato parlano di “esperienze pre-morte” o anche NDE. Si tratta di stati alterati della coscienza, di cui vengono descritti pressoché gli stessi effetti dai testimoni di quest’evento: bagliore accecante, sensazione di grande rilassatezza e c’è chi parla anche di estasi religiosa. Quest’ultimo si riferisce al fenomeno legato a visioni di santi o personaggi divini e la conseguente ebbrezza sperimentata, giustificata dai più con l’elevazione del proprio spirito. Mentre tutto ciò aveva luogo, i pazienti rischiavano la morte durante un coma, un arresto cardiaco o venivano considerati deceduti per breve tempo dai medici.

Le Near Death Experience non sono eventi comprovati da dati scientifici e per questo non possono essere categorizzate con precisione: tutto ciò che può essere considerato certo è la crescente presenza di questo fenomeno in persone dalle gravi condizioni cliniche, al limite della morte… o che vi entrano per breve tempo.