Ennesimo scandalo colpisce l’ azienda alimentare Barilla. Dopo la polemica sulla discriminazione alle famiglie omosessuali e il presunto utilizzo di farine contenenti micotossine per realizzare la celebre pasta, è stata resa nota, nelle ultime ore, una denuncia choc datata 2009.
L’ inverosimile vicenda arriva da Napoli. La signora Italia Morelli, aprendo una confezione dei popolari biscotti Pan di Stelle, avrebbe trovato un “ospite indesiderato” tra i dolciumi. Secondo il racconto della donna, una lucertola sarebbe uscita fuori dalla busta dei biscotti, integra al momento dell’ acquisto. La signora Morelli avrebbe accusato un malore, tanto che si sarebbe reso necessario un breve ricovero in ospedale. Passato lo sconvolgimento iniziale, la signora si è recata presso la locale caserma dei carabinieri, per denunciare l’ accaduto. Le indagini sono subito scattate, mentre la signora Italia e sua figlia, Assunta De Lucia, si sono rivolte ad un legale. Al quotidiano Il Mattino di Napoli, madre e figlia hanno motivato la scelta di interpellare un avvocato come “Una questione di principio. Se la lucertola fosse capitata a un bambino, cosa sarebbe successo?”.
La Barilla, dal canto suo, ha fatto spallucce di fronte al reclamo della cliente, trincerandosi dietro una banale offerta di pace. “L’azienda mi avrebbe offerto un pacco di biscotti come segno di riconciliazione“, racconta ancora la Morelli, che ha aggiunto: “Mi sono sentita discriminata in quanto napoletana perché la Barilla ha dubitato della veridicità dei fatti, declinando ogni responsabilità”. Le foto scattate dalla famiglia della donna, tuttavia, parlano chiaro. Dalla data della denuncia, l’ azienda ha continuato a declinare ogni responsabilità, rigettando le accuse ed invitando Italia Morelli a visitare i propri stabilimenti. Nella lettera che la Barilla ha inviato personalmente alla famiglia partenopea, si legge: “Quanto lei ci riferisce ci pare inverosimile, stante la grande attenzione che la nostra azienda da sempre riserva all’ alta qualità dei prodotti, fabbricati attraverso rigorosissimi sistemi di controllo”.
La Barilla spiega, poi, l’ entrata della lucertola nella confezione di biscotti così: “L’ ospite indesiderato si sarebbe potuto intrufolare nel pacco dei biscotti in un momento successivo alla fase di confezionamento”. Una giustificazione ritenuta flebile dalla famiglia Morelli, che ha dichiarato battaglia al colosso dell’ alimentazione non per ottenere un risarcimento, bensì delle semplici scuse e la promessa che una disattenzione del genere non si ripeta mai più.