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“Far ripartire l’Italia”, Renzi svela le carte

“1.500 euro al mese, 1.000 euro netti in più all’anno, dal primo di maggio”. E’ lo slogan di Matteo Renzi, nel momento in cui annuncia i provvedimenti, che nei suoi progetti dovrebbe rimettere a moto il nostro Paese.

Sblocco dei debiti della Pubblica amministrazione (22 già pagati, altri 68 miliardi entro luglio); taglio del 10% dell’Irap per le aziende (finanziata con l’aumento dal 20 al 26% della tassazione sulle rendite finanziarie), piano per l’edilizia scolastica da 3,5 miliardi; riduzione del 10% del costo dell’energia giù del 10% per le piccole e medie imprese da maggio; sblocco di tre miliardi di fondi europei; asta online delle auto blu dal 26 marzo al 16 aprile; il rafforzamento del fondo di garanzia per i crediti alle Pmi. E’ questa la ricetta preparata dal cuoco Renzi per far ripartire il nostro Paese a partire dal 1 maggio perché, spiega ” non ci sono i tempi tecnici per mettere a punto le norme prima”.

Renzi sottolinea il fatto che le coperture sono evidenti e che se non gli si vuole dargli credito “bastera aspettare qualche mese per capire se quello che ho illustrato diventerà realtà oppure no”.

Il presidente del consiglio chiama la sua azione politica “la svolta buona” e ripropone il calendario delle riforme enunciato sin dal momento dello scioglimento della riserva dvanti al presidente della repubblica Napolitano. “Confermiamo per l’ennesima volta”- ha detto Renzi -“che nei prossimi 100 giorni faremo una lotta molto dura per cambiare ad aprile la P.A, a maggio il fisco e a giugno la giustizia , provvedimenti che non fanno parte, del pacchetto di oggi”,

Nel complesso la Renzieconomics lascia un po’ l’amaro in bocca. Sembra un pinzimonio di misure che hanno un lodevole scopo, ma non tali da far sognare gli Italiani; non sarebbe stato meglio abbassare l’Iva? O il prezzo della benzina se lo scopo dichiarato è quello di “far ripartire i consumi”? Sicuramente la copertura di questi due provvedimenti sarebbe stato uguale a quello annunciato, ma abbattere i totem Iva e benzina avrebbe dato a Renzi una ben altra immagine di innovatore oltre che porre in essere in circuito virtuoso del ciclo economico.