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Bandiera russa in Crimea, Obama: “Agiremo”. Ucraina pronta alla guerra

La popolazione ucraina della Crimea in festa sventola la bandiera russa

Simferopol – Nel referendum tenutosi ieri in Crimea, il 95% della popolazione ha votato a favore dell’annessione della penisola nei confini della Russia. L’atto che i capi di Stato europei e che gli Usa avevano dichiarato “illegale” è stato portato a termine, nonostante l’ulteriore tentativo di Oleksandr Turcinov, Presidente ad interim del Parlamento Ucraino, di sciogliere quello Crimea. Tale operazione, avrebbe potuto impedire l’attuazione del referendum nella penisola, ma così non è stato. Intanto, Putin si trova ancora una volta a scontrarsi con le potenze mondiali, in particolare con Obama, che sembra deciso ad intervenire con la forza in caso di necessità. Il leader russo, tuttavia, sta già preparando una nuova alleanza, quella con la Cancelliera della Germania, Angela Merkel, di cui stiamo per trattare.

Il risultato del referendum avvenuto in Crimea deve essere ancora ufficializzato, ma le prime stime già confermano la scelta dei numerosi filorussi della penisola e la popolazione è in festa. “Siamo tornati a casa” e “Russia ti amo” sono le principali dichiarazioni dei cittadini in festa nelle maggiori piazze della Crimea. Il popolo sembra aderire pienamente alla scelta che presto sarà formalizzato con il conteggio delle schede, ma le potenze europee non sono dello stesso parere. Infatti, già il mese scorso tutti i leader dell’UE si erano espressi condannando gli atti ad opera di Vladimir Putin, apparsi chiaramente come atti di forza, come l’invasione di una Paese non più libero di scegliere (leggi la notizia).

Ad oggi, Barack Obama, leader degli Stati Uniti d’America, ribadisce la propria posizione rispetto a tali operazioni. Infatti, egli aveva già avvertito Putin di quanto sarebbe stato attuato se il referendum fosse stato attuato in Crimea. A quella famosa telefonata il leader Russo ha risposto nella serata di ieri: “Il referendum è pienamente conforme al diritto internazionale“, ma su quest’affermazione fioccano le polemiche. In giornata, sottoporremo i nostri lettori ad un’analisi delle norme citate da Putin, in modo che si possa stabilire la veridicità o meno di quanto dichiarato dal leader russo: leggi qui l’editoriale.

Obama, dal canto suo, ha ribadito ancora una volta che “Gli Stati Uniti e la comunità internazionale non riconosceranno mai il referendum sulla Crimea. Nessuna risoluzione diplomatica può essere raggiunta”, aggiunge, “mentre le forze militari russe continueranno le loro incursioni nel territorio ucraino.” Peraltro, è stato chiesto a Putin di accettare l’inserimento in Crimea di osservatori internazionali per la prevenzione di atti di violenza di alcun tipo. La Russia continua a dirsi intenzionata a curarsi dell’incolumità del popolo Ucraino e disponibile al risanamento del territorio devastato dalla recentissima guerra civile.

Tuttavia, una nuova alleanza sembra profilarsi all’orizzonte tra la Cancelliera Angela Merkel e Vladimir Putin. Infatti, sarebbero in atto trattative tra i due, ma dalla Germania il monito ad interrompere atti di violenza resta una costante. La Merkel ha anche ribadito l’illegalità del referendum ed ha invitato Putin a concedere lo stabilimento degli osservatori internazionali che potranno tutelare la popolazione ucraina da ulteriori attacchi. L’ucraina continua a dichiararsi contraria a tali operazioni ad opera dei russi: infatti, si teme un nuovo scoppio della guerra civile nelle città maggiormente popolate del Paese, come Donetsk e Kharkov. Verso queste città il Parlamento ucraino avrebbe diretto mezzi blindati e soldati, al fine di contrastare l’avanzata del gigante russo nel resto della Nazione. Si attendono maggiori aggiornamenti, continuate a seguirci su VNews24.