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Tragedia in Valle Brembana: Chiara annega per salvare il suo cane

Chiara – Una tragedia si è consumata, nel primo pomeriggio di domenica 16 marzo, in Valle Brembana. Vittima del drammatico episodio una 25enne, che ha scelto di sacrificare la sua vita per salvare quella del suo adorato cagnolino.

Erano da poco passate le 15:00 della giornata di ieri quando Chiara Pirola, studentessa universitaria di San Giovanni Bianco nel bergamasco, attraversava in bicicletta il tratto del fiume Brembo che costeggia la cittadina. Assieme alla giovane vi erano suo padre ed il suo fidanzato. Ad un tratto, la tragedia. Accortasi che il suo cane, che nuotava nel fiume, rischiava di annegare, la 25enne non ci ha pensato due volte a tuffarsi nel fiume, per tentare di recuperarlo.

La corrente, però, ha trascinato via Chiara, sotto gli occhi spaventati del suo ragazzo e di suo padre. A nulla sono valsi i tentativi dei due uomini di salvarla: la ragazza viene “risucchiata” dalle letali acque del Brembo. Ai due choccati testimoni non è rimasto altro che chiamare i soccorsi, che sono intervenuti tempestivamente. Sul posto sono accorsi i paramedici del 118, oltre ai Vigili del Fuoco di Bergamo, le Forze dell’ Ordine di Zogno, il nucleo Saf (speleo-alpino-fluviale),  e i sommozzatori della Protezione Civile, che si sono occupati della ricerca del corpo della giovane Chiara. Il cadavere della ragazza è stato rinvenuto nel tratto di fiume che costeggia i paesi di San Giovanni Bianco e San Pellegrino Terme, circa due ore dopo. Il corpo esanime della ragazza era lontano ben duecento metri a valle dal punto nel quale era sparito durante quel maledetto pomeriggio, segno che la corrente nel Brembo era davvero molto forte. Sarà dovere dell’ autorità giudiziaria, ora, scegliere se disporre l’ autopsia sul cadavere della studentessa, nonostante la causa del decesso e la dinamica del terribile incidente siano entrambe molto chiare.

Il gesto di Chiara, in un mondo che sempre più spesso e malvolentieri si trova di fronte a persone che sfogano la propria aggressività sui poveri amici a quattro zampe, assume un significato ancora più profondo. Non tutti gli animali possono godere della fortuna di avere non solo una padrona, ma un vero e proprio angelo custode, disposto a sacrificare il proprio, roseo futuro, in favore di un valore più prezioso: l’ amicizia, oltre la differenza di specie.