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Equinozio di Primavera: da oggi avremo più ore di luce durante il dì

Qualcosa che non tutti sanno è che l’equinozio di primavera non cade sempre il 21 marzo: quest’anno, per la settima volta consecutiva, quest’evento accade oggi, il giorno 20 del mese. In realtà, non ci si dovrebbe riferire ad un giorno, ma ad il momento in cui, durante la rotazione terrestre attorno al Sole, quest’ultimo si trova allo zenit dell’equatore. Questa particolare posizione definisce in gergo astronomico il momento in cui la linea immaginaria che collega l’astro all’equatore è perpendicolare alla linea dell’orizzonte astronomico che lo attraversa. Quest’istante avverrà esattamente alle 17:57 di oggi e permette di assistere ad un fenomeno che può avvenire soltanto due volte l’anno.

Infatti, dato che il Sole si trova esattamente sopra l’equatore, i suoi raggi saranno anch’essi perpendicolari all’asse di rotazione terrestre, per cui il periodo d’illuminazione e quello di oscurità hanno la stessa durata. Peraltro, in questo particolare giorno, il Sole sorge esattamente ad Est, per tramontare esattamente ad Ovest. Ciò avviene anche a settembre, nell’equinozio d’inverno, a distanza di ben 6 mesi da quello di primavera. Questi due eventi sono spesso associati soltanto all’inizio delle stagioni calde o di quelle fredde, ma nascondono molto più di questo. Infatti, dal giorno dell’equinozio di primavera le ore di luce quotidiane saranno più di quelle di oscurità: questo fenomeno necessiterà lo spostamento dell’orologio, ma soltanto il 30 marzo.

Come mai, dunque, ricordiamo da sempre che l’equinozio di primavera debba avvenire il giorno 21 marzo, se esso ha avuto luogo in quel giorno soltanto due volte dall’inizio del secondo millennio? In realtà, noi ci riferiamo a quanto imparato sul calendario gregoriano, che fissa un momento astronomico che non è mai lo stesso dell’anno prima. Il fenomeno per cui l’equinozio è gradualmente anticipato, ma mai prima del 19 marzo, è chiamato “precessione dell’asse terrestre” o anche “degli equinozi”. La forma non esattamente sferica della Terra e le forze attrattive che la Luna ed il Sole esercitano sul pianeta sono la causa di questa modificazione. Perciò, ritorneremo a parlare di equinozio di primavera il 21 marzo soltanto nel 2102.

Dovremmo, dunque, preoccuparci dell’anticipazione anche della Pasqua? In realtà, non dobbiamo grazie alla scelta di Papa Gregorio XIII di fissare al 21 marzo l’equinozio di primavera. Con questa decisione, dichiarata durante il Concilio di Nicea dell’anno 325, egli garantì che la Pasqua cadesse sempre la prima domenica dopo il plenilunio successivo all’equinozio di primavera.

Equinozio: posizione del Sole