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Pesticidi negli spaghetti: tra le 7 marche tossiche c’è anche Barilla

Ginevra – Dalla Svizzera, gli esami che confermano la tossicità di 7 marche sulle 15 tra italiane e svizzere produttrici di spaghetti. Nei prodotti delle aziende che stiamo per elencare sono state riscontrate sostanziali tracce di pesticidi che, ingeriti quotidianamente dagli italiani, possono essere letali per l’organismo. A condurre l’indagine è stata la RadioTelevisione Svizzera (RTS) in collaborazione con “Bon à savoir”, una rivista locale. Tra i marchi incriminati risuonano i nomi di 4 produttori italiani molto famosi: Barilla, Colombino, Pasta di Flavio e Reggano.

Nel dettaglio, la sostanza rilevata nei prodotti di marche appena citate è “pirimifos metile, un insetticida autorizzato utilizzato durante la conservazione di grano e farina nei silos”, spiega il sito Fatto Alimentare. Gli accertamenti di laboratorio hanno salvato marche come De Cecco, anch’essa molto rinomata nel mercato italiano, Garofalo e Barilla per quanto riguarda i prodotti integrali. Prodotti di aziende svizzere come Qualité & Prix, commercializzate dalla Coop, hanno invece mostrato la presenza non solo del pirimifos metile, ma anche di cipermetrina. Si tratta di “un insetticida-acaricida utilizzato in tutto il mondo in varie coltivazioni, come cereali, cotone e caffè.”

Proprio quando gli italiani hanno creduto di poter contare sul made in Italy, la notizia giunta da Ginevra ha sconvolto la popolazione. Clamorosa e sconcertante la rivelazione sugli spaghetti Barilla, rinomati e pubblicizzati spietatamente dall’azienda leader nel settore. Peraltro, alcune dichiarazioni di Guido Barilla sono state oggetto di polemiche per un eccessivo tradizionalismo verso gli omosessuali. Affermazioni che, alla luce delle recenti scoperte sugli spaghetti dell’omonima azienda, pongono in dubbio la credibilità del marchio.