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Ambra Angiolini e il passato doloroso da bulimica: “E’ fame di amore”

Ambra Angiolini – L’attrice Ambra Angiolini ha concesso un’intervista al settimanale “Io, Donna”. Ambra, che al momento è al cinema con il film “Ti ricordi di me?” ha colto l’occasione sia per parlare del suo nuovo film, sia per raccontare un pò di sé stessa. In “Ti ricordi di me?”, Ambra Angiolini interpreta il ruolo di una donna narcolettica che soffre di problemi di memoria  e che si innamora di uno scrittore di favole cleptomane. Ambra, ha ammesso di avere grandi affinità con il suo nuovo personaggio, ad esempio non sa gestire le sue emozioni.

Ambra ha poi ripercorso gli anni d’oro di “Non è la Rai“, programma di Gianni Boncompagni che la lanciò nel mondo della televisione. L’attrice ha un bel ricordo di quel periodo, i problemi arrivano negli anni successivi, che Ambra Angiolini definisce “un buco nero“. “Gianni Boncompagni mi ha preso dalla periferia romana che non sapevo far proprio niente e mi ha passato milioni d’informazioni, ma soprattutto mi ha insegnato l’ironia e a non puntare sulla popolarità. Staccarmene è stato difficilissimo: dovevo mantenere alto il genio che non avevo. Dopo c’è stato un buco nero: per anni ho fatto solo cavolate. Ero buia, c’era poco sole. Quando sei adolescente, non sei più quella che eri, non sai cosa sarai”, racconta la Angiolini.

Ed proprio in questi anni che Ambra cade nella bulimia: “Non è ricerca della perfezione fisica, è fame di amore, è un vuoto che non si riempie mai”. La ripresa è avvenuta grazie a due uomini per Ambra molto importanti: Francesco Renga, con cui l’attrice ha messo al mondo due figli, e il regista Ferzan Ozpetek. Di loro Ambra Angiolini dice: “Esco dal buco nero quando Francesco mi chiede un figlio. Lui aveva capito tutto, eravamo simili nelle fragilità. In una storia, capita che tutti da fuori vogliano capirci qualcosa, invece, ci sono persone che insieme funzionano. Ozpetek? Ero dentro una rinascita, ma non ne ero consapevole”.

Ora Ambra ha risolto i suoi problemi, e si apprezza per quello che è. “Sono una donna a cui dicono che sembra in stato di grazia. Quando ti riunisci a te stessa e non ti poni più il problema di come appari, quello che sei si vede”.