Venezia – Che la città lagunare italiana per eccellenza soffrisse di scarsa sicurezza era stato già accertato, soprattutto dopo il pericolo costituito dalle navi da trasporto-merci vaganti per la città. Tali imbarcazioni, infatti, hanno più e più volte rischiato di compromettere l’equilibrio strutturale dei ponti che collegano i diversi settori veneziani, ma le catastrofi non hanno avuto luogo soltanto nella zona marittima. Infatti, non molti mesi fa aveva destato panico nella cittadinanza veneziana il crollo della cupola di una chiesa. Nel caso odierno, è stata fortunatamente scongiurata la catastrofe.
Una tragedia sfiorata, insomma. Alle 8.15 di stamane, la nave MSC Preziosa ha urtato la banchina della Stazione Marittima di Venezia, centrando uno dei “finger”: corridoi d’imbarco che danno accesso ai passeggeri ai ponti superiori. L’incidente, che non ha coinvolto nessuno dei passeggeri che stavano per sbarcare alla Stazione Marittima, è avvenuto proprio nel momento dell’attracco. La causa dell’urto contro la banchina è stata una manovra di poppa troppo “allargata”. Per questo, la prua della nave si è trovata a sbandare contro il finger, nonostante le manovre attuate dal capitano della nave per evitare la collisione.
L’unica conseguenza dell’episodio, dunque, è stata la totale deformazione del corridoio adibito al passaggio dei passeggeri, tutti usciti illesi dall’accaduto. E’, comunque, emersa nuovamente una polemica sulla scarsa sicurezza della città più fragile del Paese, che sembra essere continuamente presa d’assalto dai “giganti del mare”: fortuna e flagello della bellissima Venezia. Restate aggiornati sul caso con Vnews24.