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Molfetta, incidente sul lavoro: muore 40enne che scaricava concime

Tragedia del lavoro a Molfetta in provincia di Bari. Un addetto al trasporto e scarico di fertilizzanti Pasquale Soldano, 40 anni di Torremaggiore (Foggia), è morto in un tragico incidente. L’ uomo stava scaricando dal proprio autocarro concime all’ interno dell’azienda “Isa Mediterraneo” di Molfetta, quando una delle sponde del mezzo lo ha colpito violentemente alla testa. Non è chiaro cosa sia successo, perché Soldano era un esperto. La prima interpretazione sarebbe quella secondo cui l’uomo sarebbe stato ucciso da una sponda idraulica dell’autocarro, ma potrebbe anche essere valida l’ipotesi secondo la quale l’uomo possa essere strato colpito da malore, poiché non ci sono segni evidenti di schiacciamento sul corpo.

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Sono intervenuti immediatamente sul luogo dell’incidente i paramedici del 118, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri, ma per il malcapitato non c’era più niente da fare. Continua la maledizione lavoro a Molfetta, la città che ha pagato un duro tributo in termine di vite spezzate sul posto di lavoro. Un mese fa, infatti due persone, padre e figlio, morirono nel tentativo di salvare un collega superstite, che era caduto mentre puliva un pozzo cisterna; Il 3 marzo 2008, cinque operai dell’azienda “Truck Center” morirono soffocati dall’acido solfidrico che inalarono all’interno di una cisterna, in cui si calarono per tentare di salvare i colleghi rimasti vittime dello stesso acido.

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“Avevamo detto il primo maggio sul palco con i sindacati  che non volevamo più sentire omelie come quella ascoltata  dopo la tragedia della famiglia Rizzi di Bitonto. Sono molto turbata. Molfetta questo primato non lo vuole”. Così si è espressa il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio durante un sopralluogo sul luogo della tragedia. Natalicchio parla di “Statistica ferale”. Il sindaco, in particolare, ricorda come il 22 aprile scorso, in occasione di un incontro con il prefetto di Bari Nunziante, avesse già presentato un progetto per la istituzione a Molfetta di un Osservatorio sulla sicurezza sul lavoro“La cultura della sicurezza è importante – ha concluso – perché si tratta di tutelare  vite umane e lo sviluppo di questo pezzo di territorio e di Puglia.”