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Yuma, intervista esclusiva: “Vi racconto gli Incomprensibile FC”

 

 

Nel panorama della musica italiana esistono gruppi emergenti che hanno una gran voglia di far sentire a tutti la propria voce. Questi gruppi nascono spesso dalla passione per la musica ed a volte si ispirano ad artisti di grandi palcoscenici, pur restando fedeli alla propria idea ed alla propria esperienza. Ho raggiunto Yuma degli Incomprensibile FC, band torinese che propone brani di genere rockstep, da tempo in competizione gomito a gomito nei più disparati concorsi/festival del panorama nazionale rivolti a giovani gruppi. Yuma, fondatore di Incomprensibile FC insieme ad Ana, ha parlato a ruota libera di quello che Incomprensibile FC vuole essere e già è. Dopo la vittoria in Piemonte all’ Italia Wave ed il “gettone” conquistato ad Arezzo, la band ha raggiunto altri traguardi, come la finale al Rock Contest. Cominciando dalla nascita ed arrivando all’attuale attesa del nuovo disco che, stando alle ultime indiscrezioni, dovrebbe uscire a Novembre.

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“Incomprensibile FC nasce nel 2010 dopo una partita furiosa a Pes con la Play”, inizia così il racconto di Yuma. “Avevamo una squadra dal nome Incomprensibile FC, appunto. Da allora, ho iniziato ad essere pendolare della musica; all’inizio ci si basava sui Nirvana, un po’ di Grunge e fonica, mentre nel corso degli anni il genere si è evoluto diventando dub-step, mixato a psichedelia. Ci si ispira, con i dovuti riguardi, ai Led Zeppelin, a Syd Barret, ai primi Pink Floyd, un miscuglio di vari generi”. Continua Yuma: “Dopo l’uscita dell’ Ep di 4 pezzi, “Ora qui ovunque da nessuna parte”, siamo in attesa di produrre il prossimo nostro lavoro, composto da 12 pezzi circa, tra cui un pezzo, lungo circa 15 minuti, basato molto sulla psichedelia e che comprenderà un’elettronica “pestata”, quasi “Techno” mischiata a del rock acustico con interventi di piano. Un lavoro che ci sembra impegnativo, ma che ci auguriamo possa funzionare in toto”.

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Yuma parla anche dell’ inserimento della sua band all’ interno del panorama musicale italiano. “Per ciò che riguarda il mondo musicale italiano, Incomprensibile Fc non è diverso da altre realtà: si fa fatica, forse troppa, a trovare spazi all’interno del panorama, con difficoltà da parte degli organizzatori ad inquadrarci nelle serate previste, perchè siamo una via di mezzo tra il dj-set finale post concerto ed il concerto finale vero e proprio… siamo un po’ inclassificabili”. Il frontman aggiunge: “Se vogliamo, anche per il genere di lavoro che facciamo, dedichiamo parte delle nostre prove alla campionatura.

“Utilizziamo molto il supporto tecnologico – prosegue – ovvero il PC che serve al campionamento nelle nostre performance, giocando così su una base elaborata a computer e noi che continuiamo a sperimentare sopra a ciò che è già stato fatto, generando caos se vogliamo, un caos che dobbiamo proprio riuscire a controllare. La filosofia di Incomprensibile FC è basata appunto sul caos, che tentiamo di imbrigliare, a cui ci piace dare un ordine, il che va contro alle leggi stesse del caos. Ci piace la “riflessione”, con ascendenti al post rock scozzese”. Detto questo penso di aver detto tutto ed anche più. Un saluto a chi ci segue da Yuma.