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Italia choc: killer uccidono due famiglie in Piemonte e Sardegna

Quello appena trascorso si può definire un weekend di sangue: due famiglie sono state brutalmente assassinate in Piemonte e Sardegna. A Santhià il killer è già stato arrestato: è un venticinquenne nipote delle vittime. A Tempio Pausania si parla di tre killer coinvolti nel brutale assassinio di un commerciante cinquantenne e della sua famiglia. A Santhià, cittadina del Piemonte in provincia di Vercelli, lo scorso fine settimana un killer uccide T.M. direttore delle Poste in pensione, sua moglie P.B. e la figlia cinquantenne dell’anziana coppia, P.M. impiegata in banca.  La morte causata da corpo contundente. A rinvenire i corpi della famiglia straziata sono stati i Vigili del Fuoco: dal quel momento in poi è partita subito la caccia al killer dei due anziani coniugi e della loro figlia cinquantenne. Le indagini hanno spinto gli inquirenti ad ipotizzare che il killer della famiglia piemontese fosse il nipote venticinquenne e con probabili trascorsi di droga. Il giovane killer, con ancora addosso i vestiti sporchi di sangue, si è quindi costituito a Venezia. “Sono stato io” avrebbe detto il ragazzo, L.M. ai poliziotti che lo hanno trovato presso la stazione di Venezia in stato confusionale.

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Ancora ignoti sono invece i killer di G.M.A, commerciante cinquantenne di Tempio Pausania, di sua moglie G. e di P. figlio dodicenne della coppia. La famiglia era molto conosciuta nella cittadina in provincia di Olbia-Tempio poiché gestiva un negozio di abbigliamento e calzature per bambini. Da quanto ricostruito dagli inquirenti grazie ai video reperiti da alcuni esercizi commerciali che disponevano di telecamere esterne, pare che i killer siano tre. Proprio queste telecamere avrebbero fortuitamente immortalato il passaggio dei killer della famiglia di G.M.A. Il commerciante sardo era molto noto nella sua città per via della sua attività commerciale ma era anche conosciuto dalle forze dell’ordine: l’uomo infatti era stato arrestato nel 2008 durante un’operazione delle Guardie di Finanza denominata “lotta allo strozzino”. E’ in questa direzione che gli inquirenti sembrano muoversi per cercare ed arrestare i killer della famiglia del commerciante sardo.

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Secondo quanto emerge dalle ricostruzioni, la famiglia sarebbe stata assassinata durante le ore pomeridiane da più di un killer (si pensa a tre persone). I killer avrebbero premeditato il delitto sebbene gli stessi abbiano alterato in maniera grossolana la scena del crimine forse nel tentativo di cancellare tracce che potessero ricondurre a loro. L’autopsia sul corpo delle vittime di questo brutale triplice omicidio servirà a determinare se i killer abbiano infierito sulle vittime usando un corpo contundente (una spranga) oppure se la morte sia sopraggiunta per strangolamento (tramite l’utilizzo di cavi elettrici). I corpi della famiglia A. sono stati ritrovati poco prima della mezzanotte e gli inquirenti continuano a battere senza sosta tutte le tracce possibili alla ricerca dei killer della coppia di commercianti e del loro figlio, un ragazzino di appena dodici anni.

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