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Roma, padre 43enne finisce in manette: violentava sua figlia

 

 

Un nuovo, agghiacciante episodio di infanzia negata si è registrato nella Capitale. Vittima dei malsani desideri di alcuni adulti una bimba di otto anni, abusata nel corpo e nell’ anima proprio dalla persona che più di tutte al mondo avrebbe dovuto amarla e proteggerla: suo padre. Il 43enne, residente a Roma, appariva a tutti come un professionista affermato e genitore esemplare; smessi i panni dell’ informatico “stacanovista”, però, l’ uomo si trasformava in “orco” e, a farne le spese, era sempre e solo la sua piccola, innocente figlioletta, l’ unica a conoscere il “vero volto” di suo padre.

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“GIOCHIAMO AL DOTTORE”. La vittima, filmata dal “papà-orco” mentre subiva le sue pesanti advances, aveva anche l’ obbligo di stare zitta. Sopportare in silenzio, era questa la prigione nella quale il padre 43enne aveva rinchiuso sua figlia, giustificando le sue indegne azioni di fronte alla sua piccola con una scusa tanto banale quanto choccante. “Giochiamo al dottore, ma che resti un segreto fra noi”: queste erano le parole sussurrate dall’ adulto alla bambina di otto anni, che aveva scelto di assecondare suo padre spinta, forse, dalla paura. L’ “orco”, però, non aveva considerato che quei momenti di perversa intimità con la sua bambina che egli amava tanto immortalare sarebbero diventati il suo “lasciapassare”  per Regina Coeli, un biglietto di sola andata per il carcere.

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VIDEO CHOC. Il padre-mostro, condannato dal Gip Valerio Savio a 12 anni di carcere per detenzione e produzione di materiale pedopornografico, nonchè per violenza sessuale aggravata, non ha negato di aver commesso degli abusi tremendi sulla sua bambina. “Sapevo che stavo facendo una cosa sbagliata, ma non riuscivo a fermarmi”, avrebbe candidamente ammesso l’ uomo in aula, il giorno in cui ha conosciuto quale destino l’ avrebbe atteso da quel momento in avanti. Nel corso delle indagini, le forze dell’ ordine avrebbero rinvenuto, presso l’ abitazione dell’ uomo, un’ ingente quantità di filmini dal contenuto a dir poco compromettente. I video erano circa 300, cinque dei quali erano girati degli incontri “proibiti” tra il padre 43enne e sua figlia di otto anni. Riprese agghiaccianti, che gli inquirenti sono stati obbligati a visionare, per identificare la giovane vittima e per incastrare il suo malvagio carnefice.