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Pestaggio Gugliotta, condannati a quattro anni nove poliziotti

Stefano Gugliotta durante il processo

Caso Gugliotta – I nove poliziotti accusati del pestaggio di Stefano Gugliotta sono stati condannati a quattro anni di reclusione. Secondo la ricostruzione della magistratura, il 5 maggio 2010 gli agenti di polizia picchiarono il giovane ventiseienne nel dopo partita della Finale di Coppa Italia: Gugliotta si stava recando in motorino ad una festa, quando fu fermato nei pressi del quartiere Flaminio (vicino alla Stadio Olimpico) e picchiato violentemente dai poliziotti. I nomi degli agenti coinvolti sono i seguenti: Leonardo Mascia, Guido Faggiani, Andrea Serrao, Roberto Marinelli, Adriano Cramerotti, Fabrizio Cola, Leonardo Vinelli, Rossano Bagialemani e Michele Costanzo.

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LA SENTENZA – La decisione presa dai giudici della X sezione penale di Roma è andata addirittura oltre le richieste della Procura, che prevedeva condanne tra i tre e i due anni per l’accusa di lesioni aggravate. Gli agenti di polizia dovranno scontare quattro anni di reclusione ed è stato anche stabilito dai giudici un risarcimento di 40mila euro per la famiglia Gugliotta. Alla lettura della sentenza Gugliotta e i suoi parenti sono scoppiati in lacrime, mentre non c’è stata alcuna reazione da parte degli imputati.

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IL FATTO – La sera del 5 maggio 2010 Stefano Gugliotta in un primo momento fu colpito da un pugno sferrato da un agente e poi venne preso a calci e manganellate da parte degli altri otto poliziotti. Infine, il giovane venne anche arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.  Stefano Gugliotta rimase in carcere per dieci giorni, per poi essere liberato in mancanza di esigenze cautelari dopo la decisione del Gip. Queste furono le sue parole, subito dopo essere stato scarcerato: “Io urlavo le mie ragioni ma loro mi menavano, mi colpivano: saranno stati setto o otto, sono pieno di lividi. Ero a bordo del mio motorino quando si è avvicinato un agente intimandomi l’alt, io mi sono fermato e lui mi ha colpito con un pugno alla bocca”. In seguito all’episodio, il giovane riportò la perdita di un dente e numerose ferite sul corpo e sul volto.