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Comunali: il Pd conquista il Nord ma la rossa Livorno va al M5S

Comunali – Molti risultati dei ballottaggi alle Elezioni Comunali sono stati certamente spiazzanti e mancano ancora all’appello i risultati definitivi dei Comuni Siciliani, in cui il conteggio dei voti è iniziato oggi alle ore 15. Su tutti spicca il caso Livorno. Sede della nascita del Partito Comunista Italiano nel 1921, da sempre fortino rosso in Toscana, città in cui il Centrosinistra ha sempre vinto al primo turno, passa nelle mani del Movimento Cinque Stelle. E’ Filippo Nogarin il nuovo sindaco di Livorno, che partendo dal 19% dei consensi raccolti al primo turno supera in volata il candidato del Partito Democratico Marco Ruggeri col 53% delle preferenze.

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Vittoria Pd, entusiasmo M5S – Tuttavia, i numeri delle comunali parlano chiaro: il Partito Democratico amministra 29 Comuni superiori in più rispetto alle precedenti elezioni (141 contro i 121 di prima) e tre capoluoghi in più (19 contro 16). In totale il Pd arriva a quota 160 Comuni, mentre il Centrodestra si ferma a 40 e il Movimento Cinque Stelle conquista solamente Livorno e Civitavecchia. L’entusiasmo dei Renziani trapela attraverso le parole di Maria Elena Boschi, che twitta: “Abbiamo vinto! In bocca al lupo ai nuovi sindaci e un grazie a chi si è messo in gioco e stavolta non ce l’ha fatta”. Dall’altra parte, anche Beppe Grillo si mostra soddisfatto dei risultati elettorali, definendo quello del Movimento Cinque Stelle un “virus inarrestabile”.

Scontro nel Partito Democratico – Il recente scandalo sul Mose e la pesante sconfitta a Livorno nelle elezioni comunali hanno riaperto il dibattito all’interno del Partito Democratico tra la nuova e la vecchia guardia. Il vicesegretario Guerini , renziano doc, prova a smorzare la tensione: “La netta vittoria alle amministrative è merito di tutto il PD. Tutto il partito rifletterà e si confronterà sui pochi casi in cui il risultato non è stato soddisfacente” . Tuttavia i fedelissimi del Premier affermano: “Perdiamo dove ha prevalso la logica del vecchio”. E Alessia Morani, responsabile giustizia, rincara la dose: “Fa bene Renzi a dire che nel nostro partito non ci deve essere un noi e un loro, ma è altrettanto chiaro che c’è un prima e c’è un dopo”. Dall’altra parte, Gianni Cuperlo si fa portavoce dei sentimenti della minoranza Pd:  “Non c’è un noi e un loro, si vince e si perde tutti insieme”. Intanto dal Vietnam arrivano anche le prime dichiarazioni ufficiali di Matteo Renzi: “I ballottaggi segnano la fine delle posizioni di rendita elettorale: è finito il tempo in cui qualcuno sa che in quel posto si vince di sicuro”.

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Gli altri risultati – A Perugia, Potenza e Padova il Pd si arrende ai candidati del Centrodestra, mentre trionfa in tutta Lombardia e Piemonte: infatti, il partito di Renzi ottiene la maggioranza dei voti a Pavia, Cremona, Bergamo (il neo sindaco è Giorgio Gori), Biella, Verbania e Vercelli. Alle elezioni comunali una grande vittoria è sicuramente quella di Antonio Decaro, candidato del Centrosinistra, che ha vinto a Bari con il 65,4% delle preferenze. Infine, sono da registrare dati negativi per quanto riguarda l’affluenza, ferma al 49,49% contro il 70,61% del primo turno.