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Maturità: nel tema Quasimodo, Grande Guerra e Renzo Piano

Eccolo arrivato il giorno della Prima Prova di maturità: tanto atteso, tanto temuto. Dalle 8.30 di questa mattina 465mila studenti delle scuole superiori si stanno cimentando nella prova scritta di italiano, dalla durata di sei ore. Nelle scorse settimane era impazzato il toto Tema: l’anniversario dei dieci anni dalla fondazione di Facebook e Pascoli erano i temi più gettonati. Tuttavia, come al solito, i pronostici sono stati spiazzati: Quasimodo per il tema di letteratura, la Grande Guerra per il tema storico e una frase di Renzo Piano per il tema di attualità. I titoli dei saggi brevi sono: invasività dei media, il dono, violenza e non violenza nel Novecento e le nuove responsabilità nell’ambito socio-economico.

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ANALISI DEL TESTO E TEMA STORICO – I candidati potevano scegliere tra il tema di letteratura (l’analisi di un testo), il tema di attualità, il tema storico e diverse tipologie di saggio breve (svolgibile anche sotto forma di articolo di giornale): ambito artistico-letterario, scientifico, socio-economico, storico-politico. Per il tema letterario, dopo lo stupore dello scorso anno per la scelta di uno scrittore contemporaneo come Magris, viene proposta una poesia di Salvatore Quasimodo: “Ride la gazza, nera sugli aranci”, tratta dalla raccolta “Ed è subito sera”. Il tema storico si concentra, invece, su una riflessione sull’Europa a cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale: al candidato viene chiesto di confrontare e di valutare le differenze tra l’Europa del 1914 e l’Europa del 2014.

IL SAGGIO BREVE – Il saggio breve è la tipologia maggiormente scelta dagli studenti, anche per le varie possibilità che offre: sono quattro le tematiche che possono essere affrontate. Nell’ambito artistico-letterario è stato scelto il tema del dono nell’arte: tra le fonti e i documenti che sono stati associati alla traccia vi sono ”Il dono di Natale” di Grazia Deledda, “Minima Moralia” di Theodor Adorno, “Il dono al tempo di Internet” di Marco Aime e Anna Cosetta, “Cosa significa ricambiare?”, testo breve di Mark Anspach, e il brano “Dono senza reciprocità” di Enzo Bianchi. Nell’ambito scientifico, si richiede di riflettere sulla pervasività dei media e delle tecnologie nella nostra società, mentre nell’ambito socio-economico si propone una riflessione sulle nuove responsabilità. Infine, il titolo dell’elaborato storico-politico è: violenza e non violenza, due volti del Novecento.

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TEMA DI ATTUALITA’ – La traccia del tema di attualità è forse quella più interessante: si basa sulle parole di Renzo Piano, estrapolate da un’intervista rilasciata dallo stesso al Sole 24 Ore lo scorso 26 gennaio, e riflette sull’importanza e sul ruolo delle periferie nelle città moderne. Questo il brano completo: “Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d’accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?”.