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Rolling Stones, è tripudio al Circo Massimo: in 70mila a Roma

 

 

Tripudio a dir poco “infernale” al Circo Massimo per il grande concerto dei Rolling Stones, tenutosi ieri a Roma. La storica band inglese, capitanata da Mick Jagger, è riuscita ad attirare a sè, così come gli orsi vengono attirati dal miele, un notevole afflusso di cittadini romani e di turisti grazie al suo “sound” accattivante, alla grinta dei suoi componenti e ad un “ascendente” sui fan che non accenna a diminuire,neanche dopo oltre cinquanta anni dal debutto di coloro che sono ritenuti, a ragione o a torto, da sempre i rivali storici dei connazionali Beatles. L’ evento tenutosi ieri al Circo Massimo è da considerarsi addirittura storico, anche da un punto di vista meramente economico. Grazie allo show dei Rolling Stones infatti, la Capitale è entrata di diritto nella classifica delle città con gli incassi più alti tenuti per un singolo concerto. Soddisfatto di questo sorprendente risultato è il primo cittadino di Roma, quell’ Ignazio Marino che ha così messo momentaneamente a tacere le polemiche degli scorsi mesi, facendo entrare nelle casse capitoline qualcosa come 25mila euro senza aver speso un solo soldo per ospitare in Italia un’ unica data del tour dei Rolling Stones.

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Settanta anni per uno e non dimostrarlo. Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts e Ronnie Wood hanno calcato nella serata di ieri il palcoscenico del Circo Massimo con un tale vigore da fare invidia al più scatenato adolescente. Il concerto italiano dei Rolling Stones ha preso il via sulle note della indimenticabile “Jumpin’ Jack Flash”. E’ Richards, con il suo impareggiabile riff di chitarra ad aprire le danze nella calda notte di mezza estate romana. Jagger e compagni sono un fiume in piena: cantano, suonano, si divincolano davanti a 70mila fans in visibilio, parlando anche con loro di calcio in un perfetto italiano. Il frontman dei Rolling Stones si lancia in un ottimistico responso calcistico, così come fece nel lontano 1982 prima e nel 2006 poi. “Vincerete 2-1 contro l’ Uruguay” sentenzia Mick Jagger, per la gioia dei tifosi azzurri. Gli scorsi pronostici previsti dal “diavoletto” Mick si erano rivelati esatti. Gli Italiani possono incrociare le dita, allora.

I Rolling Stones alternano ringraziamenti di rito con l’ esecuzione di hit intramontabili: “(I can’t get no)Satisfaction”, “It’s only rock’ n’ roll”, “Let’s spend the night together”. A questi successi epocali si alternano brani più recenti, come la ballad “Streets of love”, che senza dubbio avrà fatto tornare alla mente di Jagger, cantandola, i meravigliosi momenti vissuti accanto alla compagna L’Wren Scott, morta tragicamente lo scorso marzo. Uno show mirabolante, conclusosi con i rituali fuochi d’ artificio. Il vero botto, però, lo hanno fatto i “nonnini della musica”, quei Rolling Stones che, con le loro note audaci e dissacranti, hanno abbattuto non solo il muro del suono, ma anche e soprattutto quello delle polemiche.