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Elena Ceste, la perizia psichiatrica: “Non è fuggita, l’hanno rapita”

Una foto di Elena Ceste

Amava i suoi figli, ma voleva qualcosa di più dalla sua vita. Scomparsa da ormai 6 mesi, Elena Ceste è un caso disperato: gli inquirenti non hanno ancora una vera pista, solo indizi sparsi qua e là nella vita di una casalinga di cui si sa poco o nulla. A far maggiore luce sul profilo psicologico della donna è stato lo psichiatra che ne ha curato la stesura attraverso un esame chiamato proprio “autopsia psichiatrica”, con la quale si è cercato di capire almeno se il suo allontanamento da casa sia stato volontario.

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L’analisi della vita della donna ha risposto: “No”, Elena Ceste non avrebbe mai lasciato casa e famiglia senza dare spiegazioni, magari per entrare in un convento, in una setta o per fuggire con un amante. Tuttavia, il profilo psicologico della donna parla chiaro e la casalinga “costretta” ormai ad allevare i figli e rassettare la casa voleva di più per se stessa. Voleva lavorare e, particolare che risulterà cruciale per i prossimi risvolti delle indagini, voleva divorziare. Quest’ultimo dettaglio è stato confermato dalla testimonianza anonima pervenuta alla trasmissione televisiva “Chi L’ha Visto?”.

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Nel programma è stato detto che la donna avrebbe voluto separarsi dal marito e divorziare, elemento del quale è difficile credere che abbia parlato solo un megalomane. Potrebbe, invece, essersi trattato della rivelazione di chi conosceva meglio della sua famiglia i desideri più nascosti della dolce e remissiva casalinga Elena. Per ora, però, la perizia tracciata dagli psichiatri è tutto ciò di cui si dispone per portare avanti le indagini, con la speranza che, ovunque e con chiunque si trovi, la donna non sia stata ancora uccisa.