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Roma, a La Sapienza sale in cattedra Schettino: è polemica

 

Roma – “A Napoli sono tutti Dottori: basta solo saper parcheggiare l’ auto”. Recita così un vecchio detto popolare che, nel caso che la redazione di VNews 24 sta per raccontarvi, potrebbe essere riadattato così: “A Roma sono tutti Professori: basta essere protagonisti di una sciagura“. Già, perchè – incredibile, ma vero – presso una delle Università statali più note del nostro Bel Paese – La Sapienza, e scusate se è poco – ospite di una delle Facoltà più complicate che esista, ovvero quella di Medicina, ha tenuto una lezione dal contenuto alquanto paradossale un “docente” tanto improvvisato quanto, forse, inopportuno: Francesco Schettino, Comandante di quella Costa Concordia che gli ha permesso, volente o nolente, di diventare tristemente famoso nel Mondo.

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COME UN PROFILER. Schettino, inserito all’ interno di una tre giorni di Lectio Magistralis organizzate dalla Cattedra di Psicopatologia Forense, ha parlato alla platea di studenti che ha preso parte al Master in Scienze Criminologiche, che hanno potuto così godere di questo inaspettato “privilegio”. Argomento trattato dall’ ex Comandante, peraltro ancora sotto inchiesta per il drammatico naufragio avvenuto all’ Isola del Giglio, la gestione del panico. Un bufala? Purtroppo no, anche se la situazione venutasi a creare a La Sapienza di Roma è destinata a suscitare non poche polemiche.

Con un piglio degno dei migliori profiler televisivi, “professor” Schettino ha così spiegato il motivo della sua presenza in Ateneo: Sono qui perché sono un esperto e so in che modo comportarsi”. Francesco Schettino ha raccontato la sua personale esperienza a bordo della Concordia, dopo l’ esaustiva costruzione in formato 3D del naufragio del Giglio, curata dall’ ingegner Ivan Paduano. “Ho viaggiato in tutti i mari del mondo – ha continuato professor Schettino che, riferendosi a quei drammatici istanti che hanno spazzato via numerose vite, ha aggiunto – So come ci si comporta in casi del genere, come bisogna reagire quando ci sono equipaggi di etnie diverse“.

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MEGLIO DELL’ 11 SETTEMBRE. Schettino ha continuato ad incantare – o sconvolgere? – la sua “classe”, sottolineando la profonda componente umana che avrebbe, a suo dire, caratterizzato tutte le scelte prese nel corso di quella notte maledetta, che è costata la vita a civili e ad alcuni membri del suo “multietnico” equipaggio. Il momento “clou” del suo intervento, però, è stato quello nel quale l’ ex Comandante ha messo a paragone due immani tragedie della storia internazionale: il disastro della Concordia e l’ attentato alle Torri Gemelle dell’ 11 settembre 2001.

“Esistono studi accademici comparativi che mettono a confronto il disastro della Costa Concordia rispetto ad altre tragedie simili. Come mai, durante l’ attentato alle Torri Gemelle, c’erano persone che si lanciavano dalle finestre e durante il naufragio della Concordia nessuno fece un gesto del genere?”. Un’ affermazione choc, che non ha trovato la benché minima, e sensata, risposta tra i poveri studenti, che hanno avuto il “piacere” di ricevere le importanti “lezioni di vita” di Capitan Schettino. Lezioni che, forse, non dimenticheranno mai, ma non per i motivi che l’ ex Comandante della Concordia spera.