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Isis, uccisi 300 soldati iracheni con il gas

 

La Russia non farà della coalizione degli Usa contro l’Isis, ma è pronta a sostenere tutti i paesi che ne faranno parte. Apre, quindi, alla lotta ai terroristi ma come condizione pone il consenso di Damasco. Questo è quanto emerge direttamente dai media e dalla riunione del consiglio di sicurezza al cui capo c’era Putin.

L’Isis è stata accusata di utilizzare armi chimiche. Deputati iracheni hanno confermato, infatti, che circa 300 soldati sono stati uccisi dai jhadisti dello Stato islamico anche con l’uso di gas cloro. Il deputato Ali al Bedairy ha detto: “Molti dei soldati sono morti per asfissia”.

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Il portavoce dell’Isis Abu Muhammed Al Adnani lancia un terrificante appello ai jhadisti: “Uccidete i miscredenti in qualunque modo ed attaccate i civili”. Questo il riassunto del testo estratto da un lungo messaggio audio di 42 minuti pubblicato ieri sera su Twitter e riportato dai media internazionali. Le nuove minacce sono dirette a tutti i Paesi che sostengono le operazioni militari degli Stati Uniti e della Francia in Iraq: “Se potete uccidere un miscredente americano o europeo – soprattutto uno sporco francese – o un australiano o un canadese, uccidetelo in qualunque modo possibile e immaginabile”.

Un brano del messaggio rivolto ai miliziani egiziani recita: “Riempite le strade di esplosivi, attaccate le loro basi e le loro case. Tagliategli le teste”. L’Isis benedice coloro che attaccano “le guardie degli ebrei, i soldati di Sisi, il nuovo faraone d’Egitto”.

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BLAIR: NON ESCLUDIAMO INVIO TRUPPE DI TERRA – “Non è da escludere l’invio di truppe di terra contro l’Isis”, questa la dichiarazione dell’ex premier britannico Tony Blair in un’intervista alla Bbc. “Se non si è pronti a combattere questa gente sul campo di battaglia è possibile contenerli ma non sconfiggerli”, ha aggiunto. L’ex leader laburista è, inoltre, sicuro del fatto che i raid aerei francesi ed americani non sono sufficienti a distruggere la stirpe di terroristi.

DONNE COME SCUDO UMANO – I jhadisti dell’Isis si dichiarano pronti ad utilizzare le donne prigioniere yazidi come scudo umano. A rivelarlo è il Daily Telegraph che cita le testimonianze di alcuni abitanti presenti nelle zone occupate dallo stato islamico. Per contrastare i bombardamenti, i miliziani stanno evacuando le loro famiglie e stanno nascondendo le armi.

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EMERGENZA UMANITARIA DALLA SIRIA ALLA TURCHIA – Oltre 130.000 curdi sono fuggiti negli ultimi giorni dalla Siria alla Turchia per paura dell’Isis. Ad annunciarlo è il vice premier turco Numan Kurtulmus. “Il governo turco ha annunciato e confermato che i curdi arrivati in Turchia in questi giorni sono 100.000”, ha spiegato un portavoce dell’Unhcr. Nella giornata di venerdì, infatti, la Turchia ha aperto le frontiere ai curdi assediati dagli jhadisti.

Il Pkk ha incitato tutti i curdi presenti in Siria a combattere contro l’Isis: “Il giorno per la gloria e l’onore è arrivato. Non ci sono più limiti alla resistenza”. Questo è il testo del comunicato del Partito dei lavoratori curdi. Due giorni fa, infatti, centinaia di miliziani sono entrati in Siria per sostenere i proprio connazionali di fronte all’offensiva dell’Isis.

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