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Isis, nuova esecuzione: decapitato ostaggio francese

 

La “Crociata” contro i nemici occidentali targata Isis registra una nuova vittima. Si tratta dell’ alpinista francese Hervè Pierre Gourdel, 55 anni, appassionato di viaggi e di fotografia. L’ uomo, catturato appena due giorni fa da una cellula di affiliati all’ Isis in Algeria – la Jund-al-Khilafa – sarebbe stato decapitato nella giornata di oggi, come documentato da uno choccante video rilasciato dai jihadisti stessi, nel quale accusano la Francia di aver attentato al Califfato, alleandosi con gli Stati Uniti. A nulla è valso l’ appello, lanciato dai familiari di Gourdel, al Presidente francese Hollande: da New York, il leader transalpino aveva fatto sapere che per nessuna ragione si sarebbe piegato ai sordidi ricatti dell’ Isis.

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VIDEO DA VERIFICARE. Il terribile filmato che ritrae gli ultimi istanti di vita del 55enne Hervè Pierre Gourdel è ora al vaglio degli inquirenti francesi che, come dichiarato dal Primo Ministro del Governo Hollande Manuel Valls, avranno il compito di verificarne l’ autenticità. Non ci sarebbero, tuttavia, cavilli particolari che potrebbero far dubitare che l’ esecuzione non sia effettivamente avvenuta. Prima di morire decapitato – in chiaro stile Isis – Gourdel avrebbe lanciato una pesante accusa contro il Presidente francese; gli ultimi pensieri della vittima sarebbero poi andati ai suoi familiari, dei quali avrebbe pronunciato il nome. A questo punto, però, l’ audio viene interrotto: gli uomini di Jund-al-Khilafa, molto vicini all’ Isis, non avrebbero concesso ai congiunti dell’ ostaggio neanche quest’ ultimo atto di umana pietà.

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TRADITO DA FACEBOOK. L’ opinione pubblica si interroga, ora, sul perchè il Presidente Hollande abbia intrapreso una tale linea di intransigenza nei confronti della temibile Isis, mettendo a repentaglio la vita di innocenti cittadini per perorare la causa statunitense. La Francia, infatti, è l’ unica Nazione europea ad aver affiancato Barack Obama nei raid aerei contro lo Stato islamico. La domanda predominante in questi istanti di angoscia e paura è: è giusto sacrificare milioni di vite per portare avanti una battaglia che, forse, non appartiene fino in fondo all’ Europa? Il dilemma etico divampa e divide i cittadini europei nelle due classiche differenti fazioni: pacifisti contro irredentisti. Per un attimo, sembra di essere tornati indietro ai tristissimi tempi delle due Guerre Mondiali.

Nuovi particolari, intanto, trapelano sul rapimento della guida alpina francese. Sarebbe stato proprio il social network Facebook a “tradire” Gourdel, che era solito postare proprio sul suo profilo i propri spostamenti in terra algerina. L’ Isis sarebbe ricorsa alla tanto odiata tecnologia per identificare la propria vittima, rapirla ed ucciderla. Una tragica ironia, che è costata la vita ad un innocente cittadino europeo, vittima di una faida sanguinosa combattuta dalle principali potenze mondiali contro l’ Isis. Peccato che i leader occidentali vivano queste atrocità comodamente seduti sulle proprie poltrone, al sicuro nei propri Palazzi del Potere, mentre la gente comune continua a morire.