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California, basta agli stupri nei college: via alla nuova legge

 

La California urla a gran voce “Basta” alle violenze sessuali subite dalle studentesse nei propri college, reati spesso occultati dagli atenei stessi. La piaga degli stupri nei college americani è in continua crescita: nello scorso luglio, infatti, almeno una studentessa universitaria su cinque ha denunciato di aver subito una qualche forma di abuso proprio tra le quattro mura del college frequentato, senza peraltro che i vertici dei vari istituti prendessero provvedimenti. I college, anzi, si rivelano essere tutt’altro che dalla parte delle vittime. Le violenze vengono spesso “insabbiate”, probabilmente per non rovinare la reputazione delle scuole.

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DALLA PARTE DELLE DONNE. A sorpresa, pare sarà la proposta di legge di un uomo a ribaltare questa terribile situazione in California. E’ infatti merito del Senatore Democratico Kevin de Leon se la norma, ritenuta “obsoleta” in materia di stupri nei college, potrà essere riveduta e corretta. Sino ad oggi, la legge riteneva punibili solo quelle forme di avances e di violenze esplicite alle quali la vittima avesse tentato di ribellarsi apertamente. Tale norma, però, sottovalutava il senso di paura e di vergogna provate dalle stesse vittime o l’ uso di droghe che potessero inibire le capacità di intendere e di volere di chi subiva l’ aggressione. Secondo la nuova legge della California, invece, chi è accusato di violenza sessuale dovrà dimostrare di aver portato a termine un “atto sessuale affermativo, cosciente e volontario”, perpetrato con una partner in pieno possesso delle proprie facoltà fisiche e mentali.

La proposta del Senatore della California Kevin de Leon non ha mancato di suscitare reazioni contrastanti. La legge, che verrà applicata non solo alle pubbliche università, ma anche ai college privati che ricevano sovvenzionamenti anche dal Governo di Sacramento, è stata accolta con plauso dalle studentesse, soprattutto da quelle vittime di violenze e velate aggressioni sessuali. “Non si tratta di un contratto di letto – ha spiegato la studentessa Meghan Warner, in prima linea per la difesa della legge de Leon – ma di un modo per garantire che il sesso sia davvero consensuale e che non si considerino violenza sessuale soltanto forme di assalto estremamente violente”. La nuova legge della California è stata invece apostrofata come “misandric” e lesiva del genere maschile dalla National Coalition For Men. “Darà libero sfogo a false accuse – ha dichiarato la Coalizione – costerà allo Stato centinaia di milioni di dollari in spese processuali, provocando la rovina di vite innocenti”.

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NESSUNA PAURA. La questione, insomma, ruota sempre attorno all’ esplicito consenso all’ atto sessuale, spesso non confutabile ma nemmeno dimostrabile. Un territorio delicato, all’ interno del quale lo Stato della California tenta di muoversi con tatto ma, allo stesso tempo, con fermezza, per porre rimedio al dilagare delle violenze sessuali nei college. Persino Barack Obama ha aspramente condannato questa situazione di omertà da parte dei college, ritenuta inaccettabile, e ha proposto la creazione di un’ apposita task force per tenere sotto controllo questo dilagante fenomeno. La buona notizia è che, a fronte del crescente silenzio dei college della California e non solo circa i casi di violenza sessuale nei propri atenei, aumentano anche il numero di ragazze disposte a denunciare i propri aggressori: segnale che il vento sta cambiando e che le giovani della California non hanno più paura.