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Pasti a 1 euro per i bisognosi: a Milano nasce il ristorante Ruben

Si chiama Ruben ed è il primo ristorante solidale di Milano. Il locale si trova in via Gonin 52 (a sud-ovest di Milano in zona Lorenteggio) ed è stato inaugurato ufficialmente lo scorso venerdì con la presenza del sindaco Giuliano Pisapia ed Ernesto Pellegrini, ex presidente dell’Inter e fondatore del ristorante. Ruben è collocato in una zona periferica della metropoli milanese e diventerà un grande centro di accoglienza per tutti i cittadini bisognosi: non uno stanzone di emergenza, ma un luogo dove poter ritrovare la propria dignità in un periodo di profonda crisi economica e sociale.

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IL PROGETTO – Il ristorante ospiterà ogni giorno cinquecento persone che potranno consumare un pasto al simbolico prezzo di 1 euro. L’obiettivo di questo progetto è spiegato dallo stesso Pellegrini durante il discorso di inaugurazione: “Ruben si propone di aiutare le tante persone che si trovano in momentanea difficoltà”: persone che hanno perso il posto di lavoro, che non riescono ad arrivare a fine mese, divorziati che non riescono a pagare gli alimenti, ex carcerati che cercano di reinseristi all’interno della società.

Perché far pagare il prezzo simbolico di 1 euro? “Per salvare loro la dignità: il senso è che le persone che accederanno al ristorante Ruben contribuiranno, pagheranno, faranno il loro dovere. La nostra speranza è che poi superino il momento di difficoltà e facciano una vita completamente diversa e più serena”. Questi clienti verranno indicati direttamente dalle parrocchie, associazioni di volontariato e centri di ascolto: Ruben non sarà un semplice luogo dove i poveri vengono sfamati, ma uno spazio aperto al dialogo, alla riflessione e alla dignità umana.

LE PAROLE DI PISAPIA – Presente all’inaugurazione anche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha definito la nascita di questo ristorante come “un esempio della migliore tradizione della generosità milanese”. Inoltre, il sindaco riflette sul ruolo e sull’importanza di questo luogo, in cui prevarrà uno spirito di normalità e libertà. In un mondo in cui gli interessi economici personali sembrano dover avere la meglio su tutto, Ruben rappresenta qualcosa di diverso: la commozione di Ernesto Pellegrini durante il proprio discorso è sintomo di una sensibilità e di una umanità che dovrebbero appartenere a tutti noi.

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CHI E’ RUBEN – Ernesto Pellegrini ci tiene anche a spiegare la scelta del nome: “Ruben era un contadino che ho amato e che lavorava nei campi. Viveva in una cascina, dormiva su un letto di paglia. Purtroppo nel 1962 la cascina dove noi abitavamo è stata abbattuta per costruire delle case popolari. Ruben è finito in una baracca di legno ed è morto lì assiderato. Non ho potuto fare niente in quel momento, oggi vorrei ricordarlo così, prendendomi cura dei tanti Ruben che hanno bisogno di aiuto”.

La storia di Ruben viene ripresa e raccontata anche da Giuliano Pisapia: “Il ristorante nasce in ricordo di una persona in difficoltà morta di stenti in una baracca alla periferia di Milano 50 anni fa ed Ernesto Pellegrini ha voluto farne un simbolo di speranza e di umanità. Oggi questo ristorante, questa iniziativa solidale, vuole essere un omaggio a quella persona e insieme un gesto concreto affinché nessuno possa sentirsi abbandonato in una città che è e sarà sempre attenta ai bisogni di chi è in difficoltà“.