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Emilio Fede piange in diretta e confessa: “Ho pensato al suicidio”

 

Roma – Emilio Fede, ex direttore del Tg4, è stato recentemente indagato dalla Procura di Milano per alcune immagini e video definiti a dir poco “scottanti”. La Procura di Milano ha indagato Emilio Fede per associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione. Nell’indagine, aperta da circa tre mesi, è indagato oltre al giornalista, anche il suo personal trainer, Gaetano Ferri, ex pugile con precedenti, accusato invece di tentata estorsione ai danni di Fede. Le immagini pornografiche ritrarrebbero un dirigente Mediaset e anche il direttore dell’azienda, Fedele Confalonieri. Le immagini sarebbero apparse per la prima volte il 28 marzo 2010, giorno del licenziamento di Emilio Fede.

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Emilio Fede ha rilasciato un’intervista sulla vicenda ai microfoni de “La Zanzara“, durante la quale si è commosso e ha confessato di aver pensato al suicidio: “Voglio arrivare alla verità. Io non ho mai voluto ricattare Crippa o Mediaset. Eravamo amici”. Secondo la Procura di Milano, Emilio Fede avrebbe utilizzato le foto per ricattare Mediaset in seguito al suo licenziamento nel 2010. Le immagini, che potrebbero essere fotomontaggi, ritraevano alcuni dirigenti di Mediaset, tra cui il capo dell’informazione, Mauro Crippa, in compagnia di transessuali. Secondo gli inquirenti, quindi, l’ex direttore del Tg4 avrebbe voluto diffonderle per vendicarsi della fine del contratto.

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Alcuni giorni fa, Emilio Fede ha risposto alle accuse, e ha dichiarato: “Ho mandato una nota a Mediaset per chiarire che la foto di cui si parla era stata immediatamente consegnata da me ad un autorevole personaggio del Gruppo”. Inoltre Emilio Fede smentisce con fermezza l’ipotesi di un ricatto o una vendetta verso Mediaset, infatti aggiunge: “E perché avrei dovuto farlo? avevo già firmato con loro un contratto da consulente editoriale fino al 2015. Quella foto, l’unica che io ho visto e di cui conosco l’esistenza, mi era stata portata da Gaetano Ferri. La foto ‘scabrosa’ ritraeva un importante manager del gruppo. Si capiva che era un fotomontaggio e ho cercato di mettermi in contatto con lui per consegnargliela ma in quei giorni è stato impossibile vedersi. Così ho chiamato un’altra importante personalità del gruppo. Tutto ciò non accadeva il mio ultimo giorno da direttore di Rete4 a Mediaset, con cui comunque avevo già firmato un nuovo contratto settimane prima e la persona a cui ho dato la foto non era l’avvocato Pasquale Straziota. Non capisco come un magistrato possa dare credito ad un personaggio come Ferri. C’è piuttosto da chiedersi perché questa storia venga fuori proprio adesso alla vigilia della sentenza d’appello del mio processo”.