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Firenze, Renzi: “Faccio due mandati”. Civati: “Parla come Berlusconi”

Matteo Renzi è intervenuto sul palco della Leopolda davanti al pubblico presente inneggiandolo “a non cambiare ma a cambiare l’Italia”. Poi afferma: “Io al massimo faccio due mandati nello spirito della Leopolda. Al massimo arrivo al 2023”. Una frase che viene bocciata in pieno dall’ex amico Pippo Civati che esclama: “Renzi parla ormai come Berlusconi”.

“Qui parla l’Italia che crea posti di lavoro”, così apre il suo discorso il premier Matteo Renzi alla Leopolda, dal palco che ha visto l’inizio della sua scalata verso la carica di Presidente del Consiglio. “Stiamo facendo un lavoro molto serio sui contenuti: 52 tavoli stamattina e 52 nel pomeriggio. Ma per un paio di ore ascolteremo storie di impresa: grandissime aziende, alcune tra le più grandi in Italia, chi vive l’esperienza dell’impresa sociale e storie di piccole imprese. L’obiettivo è riuscire a raccontare come anche in tempi di crisi si possa fare impresa”. Inoltre, aggiunge: “C’è una polemica in corso perché nella manovra abbiamo recuperato un po’ di denari dalle slot machine. Polemiche che penso e spero possano essere superabili”.

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Le prime critiche arrivano direttamente dal Partito Democratico. Rosy Bindi, infatti, sottolinea: “Penso che più imbarazzante della contro manifestazione della Leopolda non ci sia niente” a margine della manifestazione Cgil. Si aggiunge il deputato Stefano Fassina: “E’ una lettura sbagliata che non riconosce come questa manifestazione sia per il lavoro e lo sviluppo, per correggere Jobs act e legge di stabilità”. E sulla Leopolda aggiunge: “Avrei voluto che il segretario del Pd avesse organizzato una manifestazione di tutto il partito, un’assemblea dei circoli invece della kermesse fiorentina”.

La critica più aspra arriva, però, da Pippo Civati (ex alleato di Renzi, ndr): “Quello che sta dicendo negli ultimi giorni Renzi è quello che diceva Berlusconi. Quando dice che ci sono un milione di persone in piazza e sessanta a casa Renzi fa una citazione letterale di Berlusconi. Era il 2002 e io ero in piazza”. Poi lancia una frecciata verso il finanziere Davide Serra, a valle delle parole pronunciate da quest’ultimo, dicendo: “Mi sa che alla Leopolda c’è anche una delegazione della destra repubblicana statunitense….”. Insomma, una situazione non facile quella per il premier Renzi considerando anche l’obbligo di sborsare 340 milioni di euro nelle casse Ue.

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