Non ce l’ ha fatta l’ angelo del Mc Donald’s. Nella giornata del suo 23esimo compleanno, la tedesca Tugce è stata staccata dai macchinari che, per due settimane, hanno tentato disperatamente di tenerla in vita. La morte cerebrale della ragazza, diventata una vera e propria “eroina civile” nell’ austera terra di Angela Merkel, è stata dichiarata appena 2 giorni fa. La morte dell’ angelo Tugce non solo ha commosso una Nazione generalmente ritenuta “fredda”, ma ha risvegliato le coscienze di tutti coloro che non accettano una giustizia “rovesciata” per questo giovane angelo caduto “in servizio”.
L’APPELLO DEI GENITORI. La vita di Tugce è stata stroncata 15 giorni fa in uno dei tanti fast food della catena Mc Donald’s. La ragazza, infatti, aveva assistito ad un tentativo di molestia in piena regola nei bagni del locale. Tugce non ci aveva pensato due volte, scegliendo di intervenire in difesa delle due ragazzine in balia di quel gruppo di delinquenti che avrebbero, in pochissimi istanti, cambiato la sorte della 23enne in maniera irreversibile. All’ uscita del fast food, la ragazza è stata affrontata da uno dei balordi che avevano aggredito le due ragazzine, che non ha esitato a sferrarle un pugno in pieno viso, mettendo Tugce letteralmente a tappeto.
L’ esecutore materiale di un atto tanto violento quanto vigliacco – che risponde al nome di Sanel M., appena 18 anni – è stato fermato dalla Polizia. Il ragazzo si è dimostrato poco collaborativo, scegliendo di trincerarsi dietro un gelido muro di silenzio. Sanel, però, non è stato l’ unico a non fornire dettagli importanti per rendere giustizia alla 23enne Tugce. Il dettaglio più sconvolgente di questa vicenda è, infatti, l‘ omertà di tutti coloro che, presenti alla scena, avrebbero potuto soccorrere questo giovane angelo metropolitano, ma che invece sono rimasti a guardare. O che, ancora peggio, si sono letteralmente “dati alla macchia”, come hanno fatto le due teenagers soccorse da Tugce. Alle due giovani, il papà della 23enne lancia un accorato appello. “Mia figlia vi ha salvato. Ha fatto di tutto perché non vi accadesse nulla. Forse si è addirittura sacrificata per voi. Per questo, vi prego, andate dalla Polizia e rilasciate la vostra testimonianza. Tugce non tornerà più, ma voi glielo dovete: testimoniate!”
DRAMMA DELL’INDIFFERENZA. La Germania, affranta dalla morte assurda della giovane, non è rimasta a guardare. Numerose fiaccolate e veglie funebri sono state organizzate in onore della ragazza. Sui principali social network spuntano come funghi sentiti messaggi di cordoglio indirizzati ai genitori di Tugce. L’ intero Paese è commosso e ferito dall’ enorme ondata di indifferenza che è stata indubbiamente “complice” della morte della bella e coraggiosa Tugce. Il dito è ora puntato contro i dipendenti del Mc Donald’s, che hanno assistito a quei drammatici istanti senza intervenire. La ditta li difende, ma l’ opinione pubblica li ha già condannati. Analoga sorte è toccata alle due ragazzine che, da vittime di tentata molestia, sono diventate partecipi in questa assurda omissione di soccorso. Non è possibile morire da soli in un luogo affollato. E’ inconcepibile non ricevere soccorso dopo aver compiuto un atto così eroico. Per Tugce, l’ angelo del Mc Donald’s vittima di balordi e di muta, letale indifferenza, una magra consolazione: i Tedeschi chiedono a gran voce che alla ragazza venga conferita la Croce al Merito, per il suo impegno civile. Il minimo per questo giovane angelo metropolitano.