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Pakistan, attacco terroristico ad una scuola: 130 morti e strage di bambini

PAKISTAN – Una gruppo armato composto da una decina di talebani pachistani, con indosso delle false divise da militari, ha fatto irruzione nella scuola pubblica militare di Peshawar, nel nord-ovest del Pakistan, compiendo un massacro. Il bilancio è di almeno 130 morti, tra cui centinaia di studenti con età compresa tra i 6 ed i 17 anni. 

Bambini allontanati dalla scuola

L’attacco terroristico è iniziato intorno alle 10.30 locali ed è stato rivendicato dal Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP), il più importante movimento pachistano. Queste le parole del portavoce del movimento: “Abbiamo scelto con attenzione l’obiettivo da colpire con il nostro attentato. Il governo sta prendendo di mira le nostre famiglie e le nostre donne. Vogliamo che provino lo stesso dolore”. Le notizie provenienti dall’esercito parlano fanno sapere che quattro militanti sono morti mentre gli altri si trovano ancora in uno dei quattro edifici di cui è composta la scuola.

Le forze di sicurezza…

Le forze di sicurezza pakistane hanno risposto per lungo tempo al fuoco dei terroristi e l’alto bilancio di vittime, secondo quanto riportano i media locali, è dovuto al fatto che uno degli attentatori si è fatto esplodere all’interno di uno degli edifici più affollati mentre altri militanti hanno ucciso a bruciapelo decine di studenti. “Oggi avevamo un esame di chimica – racconta uno studente rimasto ferito nell’attentato.- Appena ho finito, mentre ero seduto nel laboratorio, è iniziata la sparatoria. Sono entrati dei militanti e hanno aperto il fuoco su tutti gli studenti. E’ morto un bambino di due anni che qualcuno aveva portato con sé a scuola”.

Le autorità della provincia di Khyber Pakhtunkhwa hanno lanciato l’emergenza in tutti gli ospedali sollecitando i cittadini a donare sangue per i feriti. “Bambini uccisi a scuola. È inconcepibile. Il mondo deve reagire all’orrore”, ha scritto su Twitter il premier Matteo Renzi a cui si accoda il pensiero di David Cameron: “È orribile che dei bambini siano stati uccisi solo perché andavano a scuola”.