PAKISTAN – Nawaz, l’unico sopravvissuto della sua classe dopo l’attacco terroristico avvenuto alla Army Pubblic School in Pakistan, ha deciso di spiegare cosa è veramente accaduto in quei tremendi momenti: “I miei amici sono caduti per terra”. Nawaz rappresenta uno dei 500 bambini che, insieme agli insegnanti, è rimasto prigioniero per sette ore mentre altri 141 venivano uccisi a bruciapelo.
Anche il 16enne Shahrukh Khan è riuscito a salvarsi. Il giovane racconta che, al momento dell’irruzione dei talebani nella scuola “all’improvviso – racconta – abbiamo sentito urlare, poi gli spari. Ci siamo nascosti, pochi minuti dopo abbiamo sentito una voce che diceva in arabo: ‘È pieno di bambini sotto quei banchi, vai e uccidili’. Ho visto un paio di stivaloni neri venire verso di me e ho pensato che fosse finita. Quando mi hanno colpito alle gambe ho fatto finta di essere morto e mi sono salvato. Non dimenticherò mai quegli stivali”.
Irshadah Bibi rappresenta…
Irshadah Bibi rappresenta uno delle decine di padri che ha perso il proprio figlio durante l’attentato. La corsa all’ospedale Reading Hospital Lady, purtroppo, è stata inutile: “Era pieno di corpicini, tutti ricoperti di sangue. Era difficile riconoscerli. Fino all’ultimo ho pregato, speravo che il mio piccolo si fosse salvato. Vederlo lì, senza vita, è stato straziante. Ho iniziato a sbattere la testa contro il muro. Oh Dio, perché hai preso mio figlio?”.
Un militare ha raccontato, inoltre, che gli attentatori indossavano delle uniformi da poliziotti e giubbotti pieni di esplosivo. “Alcuni di loro – racconta – hanno fatto irruzione in una classe e hanno dato fuoco al maestro. Gli hanno gettato benzina sul corpo e poi l’hanno acceso, costringendo gli alunni a guardare. I ragazzi erano lì, mentre il corpo veniva divorato dalle fiamme”.