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Australia, strage familiare: otto bambini uccisi a coltellate

AUSTRALIA – Otto bambini sono stati uccisi a coltellate nella cittadina di Cairns, sulla costa nordest dell’Australia. La strage sarebbe stata compiuta all’interno della famiglia stessa ed in un quartiere povero abitato principalmente da aborigeni. La madre è stata subito ricoverata in ospedale ed è stata ascoltata dagli investigatori. I corpi sono stati ritrovati dal più grande dei fratelli, di 20 anni, quando ha fatto ritorno a casa.

Gli otto bambini, tutti appartenenti alla stessa famiglia, di cui il più piccolo aveva solo 18 mesi, sono stati uccisi a coltellate nel quartiere povero di Maoora a Cairns, il famoso snodo per i turisti diretti alla Grande Barriera Corallina. Una donna di 34 anni, che la polizia ritiene essere madre di sette dei bambini, è stata ricoverata e le sue condizioni sono stabili.

Il pianto dei vicini di casa

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Un giornalista di Cairns Post, un quotidiano locale, ha detto alla radio nazionale Abc è presente una grande popolazione aborigena. “Tutti qui hanno un legame di parentela con le persone coinvolte – ha detto -. La gente è devastata. Ci dicono che lei (la donna ferita) era una madre orgogliosa, che amava profondamente i figli ed era molto, molto protettiva”.

Il primo ministro Tony Abbott ha commentato la notizia: “Tutti i genitori proveranno una tristezza immensa per quello che è successo. Questo sono giorni di dura prova per il nostro paese. Stasera vi saranno lacrime e preghiere in tutto il nostro paese per questi bambini”. Infine, ha aggiunto: “I miei pensieri vanno alla polizia del Queensland e a tutti coloro che hanno dovuto rispondere a questa terribile situazione”.