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Natale, il messaggio di Papa Francesco: “Troppe lacrime e troppi bambini massacrati” (VIDEO)

CITTA’ DEL VATICANOPapa Francesco annuncia il suo messaggio di Natale dalla Loggia delle benedizioni della Basilica di San Pietro. “Davvero tante lacrime ci sono in questo Natale, insieme alle lacrime di Gesù Bambino”, ha detto durante l’”Urbi et Orbi”. Poi continua: “Gesù Bambino, il mio pensiero va oggi a tutti i bambini uccisi e maltrattati, sia a quelli uccisi prima di vedere la luce, privati dell’amore generoso dei loro genitori e seppelliti nell’egoismo di una cultura che non ama la vita; sia a quei bambini sfollati a motivo delle guerre e delle persecuzioni, abusati e sfruttati sotto i nostri occhi e il nostro silenzio complice; e ai bambini massacrati sotto i bombardamenti, anche là dove il figlio di Dio è nato. Ancora oggi il loro silenzio impotente grida sotto la spada di tanti Erode. Sopra il loro sangue campeggia oggi l’ombra degli attuali Erode”. 

Papa Francesco benedice Gesù bambino

Il suo messaggio tocca gli argomenti più vari, a partire dai bambini uccisi in Pakistan fino ai conflitti africani e l’epidemia di Ebola. “Il potere di Cristo, che è liberazione e servizio, si faccia sentire in tanti cuori che soffrono guerre, persecuzioni, schiavitù. Sì, fratelli, Gesù è la salvezza per ogni persona e per ogni popolo!”. L’elenco delle disgrazie, purtroppo, ogni anno è molto lungo: “A Lui, Salvatore del mondo, domando che guardi i nostri fratelli e sorelle dell’Iraq e della Siria che da troppo tempo soffrono gli effetti del conflitto in corso e, insieme con gli appartenenti ad altri gruppi etnici e religiosi, patiscono una brutale persecuzione”, dice Papa Francesco. “Il Natale porti loro speranza, come ai numerosi sfollati, profughi e rifugiati, bambini, adulti e anziani, della regione e del mondo intero; muti l’indifferenza in vicinanza e il rifiuto in accoglienza, perché quanti ora sono nella prova possano ricevere i necessari aiuti umanitari per sopravvivere alle rigidità dell’inverno, fare ritorno nei loro Paesi e vivere con dignità”.

Papa Francesco, poi, cita l’intera zona: “Possa il Signore aprire alla fiducia i cuori e donare la sua pace a tutto il Medio Oriente, a partire dalla Terra benedetta dalla sua nascita, sostenendo gli sforzi di coloro che si impegnano fattivamente per il dialogo fra israeliani e palestinesi». Poi ricorda “quanti soffrono in Ucraina” e prega Dio affinché “conceda a quell’amata terra di superare le tensioni, vincere l’odio e la violenza e intraprendere un nuovo cammino di fraternità e riconciliazione”.

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Infine, Papa Francesco tocca anche l’Africa: “Cristo Salvatore doni pace alla Nigeria, dove altro sangue viene versato e troppe persone sono ingiustamente sottratte ai propri affetti e tenute in ostaggio o massacrate. Pace invoco anche per altre parti del continente. Penso in particolare alla Libia, al Sud Sudan, alla Repubblica Centroafricana e a varie regioni della Repubblica Democratica del Congo; e chiedo a quanti hanno responsabilità politiche di impegnarsi attraverso il dialogo a superare i contrasti e a costruire una duratura convivenza fraterna”. Poi ricorda “quanti soffrono per le malattie, in particolare le vittime dell’epidemia di Ebola, soprattutto in Liberia, in Sierra Leone e in Guinea”.

Papa Francesco, infine, chiede di trasformare l’odio in tenerezza: “Cari fratelli e sorelle, che lo Spirito Santo illumini oggi i nostri cuori, perché possiamo riconoscere nel Bambino Gesù, nato a Betlemme dalla Vergine Maria, la salvezza donata da Dio ad ognuno di noi, ad ogni uomo e a tutti i popoli della terra”. Poi l’ultima preghiera: “Che con la sua mansuetudine questo potere divino tolga la durezza dai cuori di tanti uomini e donne immersi nella mondanità e nell’indifferenza. Che la sua forza redentrice trasformi le armi in aratri, la distruzione in creatività, l’odio in amore e tenerezza. Cosi potremo dire con gioia: ‘I nostri occhi hanno visto la tua salvezza’. Buon Natale a tutti!”.