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Addio a Mario Cuomo, ex governatore di New York. Il sindaco: “La città perde un gigante”

Mario Cuomo, ex governatore democratico dello Stato di New York ed elettro per tre mandati, è morto all’età di 82 anni nella sua casa di Manhattan. La notizia giunge dopo le dichiarazioni del figlio, Andrew Cuomo, in cui ha annunciato la volontà di ricandidarsi per la seconda volte alle elezioni per il governatore di New York, seguendo proprio la scia del padre.

Mario Cuomo, primo italoamericano a ricoprire il ruolo di governatore dello Stato di New York, era stato ricoverato a novembre per un problema cardiaco e dimesso il mese successivo. La notizia del suo decesso arriva direttamente dai suoi familiari ed amici, mentre il sindaco di New York Bill de Blasio ha deciso di ricordarlo su Twitter con la frase: “New York perde un gigante”.

Era un uomo di principio incrollabile che possedeva una compassione per l’umanità senza eguali”, ha aggiunto de Blasio ordinando che tutte le bandiere siano poste a mezz’asta per un mese. “Mario Cuomo era un campione determinato di valori progressisti, una voce risoluta per la tolleranza e l’equità”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Molti politici, inoltre, lo ricordano per una decisione che alla fine non ha mai preso sia nel 1988 che nel 1992: candidarsi alle elezioni presidenziali. Mario Cuomo era considerato un “poeta del progressismo americano”, eletto tre volte come governatore dal 1983 al 1994, ha perso la quarta candidatura a favore del repubblicano George Pataki.

Mario Cuomo viene particolarmente ricordato…

Mario Cuomo viene particolarmente ricordato per il discorso del 1984 alla convenzione democratica a San Francisco, una difesa a favore del liberalismo ed un duro attacco al presidente Ronald Reagan. Ecco il suo discorso: “Una città splendente è forse tutto ciò che il presidente vede dal portico della Casa Bianca e dalla veranda del suo ranch, dove tutti sembrano fare bene. Ma, signor Presidente, lei dovrebbe sapere che questa nazione è un racconto di due città e non solo una metropoli splendente su una collina”. Otto anni più tardi, Mario Cuomo sfidò anche l’ex presidente Bush al momento della candidatura di Bill Clinton: “Si faccia da parte, signor Bush! Ha avuto la sua parata. E’ tempo di cambiare! E’ il tempo di qualcuno abbastanza intelligente da sapere, abbastanza forte per fare e abbastanza sicuro per guidare. Una nuova voce per l’America”. Per concludere, alla domanda: “Per cosa vuole essere ricordato”, Mario Cuomo rispose: “Una delle cose semplici che volevo realizzare era diventare governatore. Voglio essere il lavoratore più serio che ci sia mai stato. E voglio, quando sarà finita, che la gente dica: ‘Ecco, era una persona onesta’”. 

Mario Cuomo a destra di Nelson Mandela