Il Premier Matteo Renzi è stato duramente attaccato dal Movimento 5 Stelle per aver usato un volo di Stato per andare con la famiglia in vacanza in Val d’Aosta. La risposta non si è certo fatta attendere, infatti da Palazzo Chigi fanno sapere che Matteo Renzi si è solo attenuto al protocollo di sicurezza “in linea con quanto avviene per i capi di governo in tutto il mondo”. Le spiegazioni, però, non sono risultate sufficienti al M5S che hanno dato il via ad una vera e propria campagna anti-premier sul web.
Matteo Renzi ha replicato sostenendo di aver seguito le regole e contrattacca il M5S invitandoli a pensare ai propri ritardi in merito alle rendicontazioni degli stipendi. Il tutto ha avuto inizio da un post di Carlo Sibilia, membro del partito di Grillo, in cui viene citato il collega Paolo Romano che accusa Matteo Renzi di aver usato un volo militare per andare a Firenze, da Tirana, per raggiungere la famiglia e poi andare in Val d’Aosta, sempre con un aereo militare. “Il Falcon con Renzi e famiglia atterra alle 21,25 di martedì. Vacanze a Courmayeur. All’insegna del risparmio ovviamente. Di chi? Di Renzi e famiglia”, si legge nel post.
La risposta di fonti vicine a Matteo Renzi…
La riposta di fonti vicine a Matteo Renzi non si è fatta attendere: “Il presidente del Consiglio non ha raggiunto Aosta con il volo di Stato con cui si è recato a Tirana ma con un Falcon 900, nel pieno rispetto della normativa e dei protocolli di sicurezza che regolano questo tipo di spostamenti. Ciò riguarda anche la famiglia del premier quando si muove con lui, sottoposta agli stessi obblighi di sicurezza e a norma di legge. Il fatto che il premier sia sottoposto a una serie di misure di sicurezza che lo riguardano – concludono – non è una scelta, ma il rispetto delle norme che regolano il suo ruolo e il suo incarico”.
Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio rincara la dose scrivendo su Facebook: “Io non ho mai usato voli di Stato e auto blu nonostante ne abbia diritto, così come tutte le altre cariche istituzionali del M5S”, a cui risponde Ernesto carbone del Pd dicendo: “Di Maio attacca sugli spostamenti del presidente del Consiglio ma da sei mesi si dimentica di aggiornare la rendicontazione online delle spese dello stipendio da parlamentare, che il suo partito tanto aveva propagandato”. Il M5S insiste: “Proprio Matteo Renzi, che ha fatto la morale ai vigili romani malati a Capodanno, è stato beccato a farsi pagare la vacanza dallo Stato. Vizi odiosi dell’Italia cafona”.