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Statali assenteisti: polemica infondata, i dati Cgia parlano chiaro

 

Vigili urbani assenti a Roma”, “Spazzini assenti a Napoli”, “Macchinisti assenti a Roma”: notizie all’ordine del giorno che causano sempre più spesso polemiche feroci ed un crescente astio tra precari, liberi professionisti e statali. I media però sanno vendere fin troppo bene questo tipo di notizie, tanto che il senso comune ha già riconosciuto da tempo una sorta di privilegio di cui proprio gli statali sarebbero in possesso, stando a quanto divulgato dalle maggiori testate nazionali. Non è affatto così e lo riferisce l’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, che ad ottobre 2014 ha diffuso i dati più recenti relativi ai giorni di malattia di cui i dipendenti in questione hanno beneficiato fino al 2012. Attenzione però: il lettore non deve farsi trarre in inganno da quanto stiamo per trattare. Esporremo dati statistici in merito alle ferie di cui hanno usufruito ufficialmente i dipendenti statali, non intendiamo dunque entrare nel merito rispetto a quanto operato – o meglio: non operato – dai suddetti dipendenti durante l’orario lavorativo. Purtroppo non è possibile avere dato più recenti, ma sicuramente ciò non invalida quanto risultato dall’indagine, che ha mostrato la scarsità delle ferie di cui hanno usufruito gli statali in quell’anno. Poche centinaia, addirittura di meno, secondo quanto riferisce Contropiano. Peraltro, confrontando questo parametro rispetto ai lavoratori in proprio si nota che questi fanno un uso significativamente maggiore dei giorni di malattia rispetto ai dipendenti pubblici.

Venendo ai numeri, ciascuno statale ha usufruito mediamente delle ferie per 17,71 giorni in tutto l’anno 2012, giustificandosi per malattia soltanto 2,23 volte. C’è comunque da ammettere che circa il 30% dei certificati medici presentati sul posto di lavoro è stato utilizzato di lunedì, dato facilmente riconducibile all’intenzione di tanti di allungare il weekend. Va comunque considerata l’attenuante rappresentata dal lento e quasi impercettibile sviluppo di malattie come i virus influenzali, per i quali un weekend non può bastare e certamente alcune mansioni sono impraticabili nelle condizioni di cui stiamo parlando. I privati, invece, hanno usufruito di circa 18,11 giorni solo nel 2012, cifra che non si discosta di così tanto dai 17,71 degli statali, ma che in un confronto longitudinare di un arco di tempo di diversi anni rivelerebbe certamente altre stime. I dati forniti dall’Osservatorio sulla certificazione di malattia dei lavoratori dipendenti privati e pubblici dell’Inps parlano comunque chiaro: molte credenze ormai radicate dai media nella coscienza collettiva degli italiani sono infondate. Ciò non toglie che i dipendenti pubblici godano delle ferie estive salariate, che tuttavia non possono venir recriminate loro in quanto è proprio questa categoria di lavoratori che garantisce la fornitura dei servizi alla cittadinanza in qualsiasi giorno, eccetto per le festività nazionali, il periodo estivo non previsto ed, appunto, le ferie per malattia.