Lo ha ufficializzato il Consiglio Metropolitano torinese che ha anche spiegato il motivo e le linee guida utilizzare per la divisione della città.
Come prima cosa sono stati sentiti i sindaci, per avere un quadro generale della situazione delle varie zone torinesi, e le consultazioni proseguiranno fino al 2 febbraio. In secondo luogo, il Consiglio ha dichiarato di aver seguito rigidi schemi di valutazione tenendo ben presente l’identità storica, territoriale, sociale ed economica delle singole realtà.
Ma la realtà più importante che la Commissione di Torino ha ritenuto fondamentale, è stata la già vigente organizzazione dei mezzi pubblici.
Ora vediamo nel dettaglio come è stata effettuta questa divisione in 11 zone omogenee:
Quattro zone sono collocate all’interno della città di Torino: Torino città (1 Comune, 869.312 abitanti), Torino Sud (18 Comuni, 264.124 abitanti), Torino ovest (11 Comuni, 225.202 abitanti), Torino Nord (7 Comuni, 133.869 abitanti). Ci sono poi le zone esterne: Pinerolese (45 Comuni, 132.429 abitanti). Chierese-Carmagnolese (23 Comuni, 130.593 abitanti), Valli di Susa e Sangone (43 Comuni, 114.165 abitanti), Ciriacese-Valli di Lanzo (40 Comuni, 100.657 abitanti), Chivassese (23 Comuni, 98.177 abitanti), Eporediese (59 Comuni, 90.885 abitanti), Canavese occidentale (45 Comuni, 83.969 abitanti).
Rimangono ancora da collocare i Comuni di Osasio e Lombriasco, che sono a cavallo tra la Zona Chierese-Carmagnolese e la Zona metropolitana Torino Sud.
Tutta la suddivisione ufficiale è rinvenibile sul sito ufficiale della città Metropolitana di Torino.