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ISIS, terrore in rete: il video integrale del giordano arso vivo

Una scena agghiacciante: il pilota giordano Muad Kasasbeah arso vivo dalle fiamme che lo raggiungono all’interno di una gabbia. Una crudeltà filmata dall’ISIS e diffusa in rete, 2.34 minuti curati nel montaggio affinché il messaggio sia chiaro. Catturato dai terroristi dell’organizzazione il 24 dicembre scorso, il pilota giordano è mostrato agli spettatori completamente inerme dietro le sbarre che lo limitano a neanche due metri quadrati di spazio. Come un animale in cattività, l’uomo è totalmente alla mercé dei suoi aguzzini. Dopo pochi secondi, uno di questi mostra una torcia rudimentale accesa e l’avvicina alla striscia di benzina creata apposta affinché le fiamme raggiungano la vittima dall’esterno della gabbia e ne prendano il corpo da ogni lato. In poco tempo Muad Kasasbeah si accascia a terra ed è la vista del suo cadavere carbonizzato a concludere il filmato.

Il governo giordano ha risposto con la stessa moneta a questa provocazione lanciata dall’ISIS: infatti, stamattina all’alba è stata giustiziata una kamikaze irachena, Sajida al Rishawi, il cui rilascio era stato oggetto di trattativa tra le due fazioni. Invece, la donna è stata condannata a morte per il suo coinvolgimento negli attentati del 2005 ad Amman e la sua esecuzione è avvenuta quest’oggi insieme con quella di un secondo prigioniero. La vendetta non si fermerà qui, stando alle intenzioni espresse dall’Università di Al-Azhar del Cairo, che ha esplicitamente chiesto la testa dei terroristi dello Stato Islamico. Riconosciuto come il più prestigioso istituto per l’insegnamento dell’Islam sunnita, l’ente ha proposto la crocifissione di tali criminali.

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