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Caso Ruby, Berlusconi assolto: popolo in protesta

Silvio Berlusconi è stato ufficialmente assolto per il processo Ruby dopo nove ore di camera di consiglio da parte dei giudici della Cassazione. L’ex Premier si è dichiarato felice per la decisione finale che mette fine a un incubo: in sintesi Berlusconi ha affermato che è stata ribadita la sua innocenza e che ora attende buone notizie da parte della Corte Europea.

L’assoluzione di Silvio Berlusconi ha fatto ricompattare anche il partito: “E’ un’ottima notizia che risarcisce però solo in minima parte tutto quello che ha subito Berlusconi”, ha commentato Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia che auspica in “una riforma della giustizia che metta al sicuro l’equilibrio della democrazia nel nostro paese”. A lui si accoda anche Maurizio Gasparri che parla della “fine di una persecuzione”.

I legali dell’ex capo del governo hanno ammesso: “La sentenza della Corte di Cassazione chiude definitivamente un lungo processo, tanto penoso per il Presidente Berlusconi quanto impegnativo per gli avvocati. Torna la serenità, con la soddisfazione di tutti quelli che non hanno mai creduto all’originale ed azzardato impianto accusatorio”.

La camera di consiglio è durata circa nove ore e alla fine si è giunti all’assoluzione definitiva per Silvio Berlusconi. In primo grado, il leader di Forza Italia era stato condannato a sette anni di reclusione dal tribunale di Milano. È stato prosciolto in appello e ora i giudici della Cassazione hanno convalidato tale decisione e respinto il ricorso del sostituto procuratore della Corte d’Appello di Milano, Pietro de Petris. Il sostituto procuratore generale della Cassazione, Eduardo Scardaccione, aveva sottolineato la “piena sussistenza” dei reati contestati e, in merito all’accusa di concussione (la più grave) fatta al capo di gabinetto della Questura di Milano, Pietro Ostuni, Berlusconi ha esercitato “una pressione irresistibile per la sproporzione tra il soggetto che ‘subiva’ la telefonata e il soggetto che da presidente del Consiglio, aveva chiamato”.

Inoltre, Berlusconi era perfettamente a conoscenza del fatto che Ruby fosse una minorenne, tanto che il capo della sua scorta usa la parola “affido” parlando della ragazza. “Non c’è nessun dubbio che ci sia stata costrizione, in quella telefonata, e che la indebita prestazione, il rilascio di Ruby, sia stata ottenuta in un settore delicatissimo quale è quello della custodia dei minori”, arrivando a definire l’episodio “nel quale Berlusconi dice che Ruby è la nipote di Mubarak è degno di un film di Mel Brooks: episodio per il quale ci ha riso dietro il mondo intero”.

Insomma, la Corte di Cassazione ha preso una decisione completamente in disaccordo con quanto espresso dalla Corte d’Appello di Milano e dal sostituto procuratore generale della stessa Cassazione. Ora dovremmo attendere circa un mese per sapere il reale motivo di tale scelta che, come ci si aspettava, ha fatto storcere il naso a molti: “Siamo ancora increduli della decisione presa dall’organo supremo di giudizio. I fatti parlano chiaro: Berlusconi ha commesso un reato ed è stato assolto. Incredibile!”.  

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