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Disastro GermanWings: rivelazioni choc dalla scatola nera

Inquietanti rivelazioni proverrebbero dalla scatola nera dell’Airbus GermanWings A320, schiantatosi martedì sul massiccio del Trois-Eveches sulle Alpi Francesi causando 150 vittime. Mentre sono riprese all’alba le operazioni di recupero dei corpi e dei rottami del velivolo, il New York Times ha reso note le prime risposte che, secondo una fonte coinvolta nelle indagini, proverrebbero proprio da una delle due scatole nere dell’Airbus maledetto.
L’aereo GermanWings A320 sarebbe stato condotto alla morte da un solo pilota mentre il secondo, rimasto fuori dalla cabina di pilotaggio, avrebbe cercato di aprire la porta in ogni modo possibile. Il pilota rimasto fuori cabina avrebbe dapprima bussato poi, resosi conto dell’imminente tragedia che da lì a pochi secondi si sarebbe abbattuta, sarebbe ricorso alle maniere “forti”, senza successo. “Si sente che sta tentando di buttare giù la porta” ha dichiarato la “gola profonda” del New York Times. Tale indiscrezione, se confermata, potrebbe far emergere dei risvolti inquietanti attorno al già ombroso mistero dell’Airbus GermanWings. Avaria, terrorismo o suicidio del pilota che ha condotto uomini, donne, bambini ad una morte certa, rapida e drammatica?

DOLOROSO RICONOSCIMENTO. Il direttore del Bea, l’ufficio francese per l’analisi e l’inchiesta sugli incidenti aerei, ha preferito non sbilanciarsi troppo circa le inquietanti intercettazioni rilevate da una delle due scatole nere dell’Airbus “maledetto”. “E’ troppo presto per trarre delle conclusioni, servono settimane o mesi”. Fa eco a questa dichiarazione ufficiale quella rilasciata dal coordinatore dei soccorsi al campo volo di Seyne-Les-Alpes, Xavier Roy. “In questo momento la nostra priorità è mettere in sicurezza la zona e trovare la seconda scatola nera (contenente i dati “tecnici” del volo GermanWings; la prima, già recuperata, contiene solo le voci dei due piloti, n.d.r.). Si tratta di un lavoro complesso perchè la zona è impervia, si scivola, ed è rischioso per gli stessi soccorritori”.
Mentre le indagini proseguono incessantemente, il lavoro dei soccorritori per recuperare i cadaveri delle 150 vittime dello schianto è ripreso sin dalle prime ore del mattino, mentre i familiari delle persone decedute nello schianto stanno raggiungendo la scena del crimine per sottoporsi alla straziante “pratica” del riconoscimento. A prestare soccorso a genitori, mariti, mogli e figli delle vittime quattro equipe di medici e psicologi, nonchè interpreti e forze dell’ordine. I primi resti di alcuni dei passeggeri dell’Airbus GermanWings sono stati ritrovati e trasportati in ospedale, per essere sottoposti al test del DNA per facilitarne il riconoscimento. Tra questi passeggeri sfortunati – la maggior parte dei quali di nazionalità spagnola – non poteva non colpire la vicenda della scolaresca tedesca di Haltern, vincitori di un viaggio-premio ottenuto tramite estrazione. Un vero “colpo di fortuna” per questi ragazzi, trasformatosi in un drammatico appuntamento con la morte in soli 8 minuti. Sorte opposta quella toccata ad una squadra di calcio svedese, la Dalkurd Borlange, che all’ultimo minuto ha deciso di imbarcarsi su un altro volo: una scelta più che mai decisiva, che ha decretato la salvezza delle loro vite.